Prodi batte un colpo
L’Europa “risvegliata” dal Papa che viene dalla fine del mondo
Rien ne va plus
Le ragioni del NO e il nostro futuro. Lettera aperta a Romano Prodi e Michele Santoro
“Facendo finta che la gara sia arrivare in salute al gran finale…”
Mali, l’inferno del Radisson.
I terroristi volevano un massacro di infedeli
L’inferno al Radisson Blu in Mali ricorda il terribile assalto in un campus universitario in Kenia, lo scorso aprile. Furono trucidati 147 ragazzi
L’aria del Colle (I Tg di giovedì 14 maggio)
Tg2 e TgLa7 “colgono” i decibel crescenti del Quirinale dedicando l’apertura alle dichiarazioni di Mattarella che da Torino ha tuonato contro la corruzione diffusa e la “concezione rapinatoria della vita”. Mentre la maggioranza è impegnata a “chiudere” con un compromesso…
Mattarella al Quirinale, una candidatura tutt’altro che di ripiego
L’esperienza politico-culturale, e l’indubbia dirittura morale, fanno di Sergio Mattarella, un candidato degno di diventare il 12° presidente
Quirinale, dal nome che Renzi proporrà si capirà se avrà vinto l’interesse generale oppure il conflitto di interessi (di Berlusconi)
Nel mirino di Berlusconi è terminato anche Sergio Mattarella, giudice costituzionale, uomo moderato e perbene, fratello di quel Piersanti ammazzato dalla mafia. Apparentemente sembrerebbe il candidato ideale, gradito a molti, anche alla nuova Chiesa di Francesco. Eppure da qualche ora gli ambasciatori di Berlusconi stanno tentando di bloccare anche la sua corsa…
Parigi e l’Europa (I Tg di lunedì 12 gennaio)
I Tg di serata sono ancora traboccanti delle immagini della Parigi invasa ieri dalle matite impugnate come armi della democrazia contro gli attacchi terroristici che hanno fatto 17 vittime e molti feriti
La sfida di Renzi
Giorgio, il fachiro
Prodi e Pistelli per l’Africa
Tv e giornali: relazioni da evitare… anche con il milleproroghe
Due scandali della democrazia
Ma la sinistra anche se vince, perde da sola!
L’elezione bis di Napolitano. Certamente un fatto storico, per più di un motivo.
Dopo Marini anche Prodi immolato sull’altare di un partito suicida. Il nuovo inquilino del Colle non c’è!
Prodi al Quirinale, Rodotà a Palazzo Chigi
L’assemblea dei “Grandi elettori” del Pd ha deciso, alla unanimità, di candidare Romano Prodi. Noi che abbiamo sostenuto e sosteniamo Stefano Rodotà, ne prendiamo atto con amarezza e con soddisfazione. Con amarezza perché la scelta di non indicare un nome concordato con Berlusconi poteva e doveva essere fatta prima della vergognosa giornata di ieri. Con soddisfazione perché senza la campagna per Rodotà ed il coraggioso voto di 240 parlamentari, lo schema già deciso non sarebbe saltato, e per l’ennesima volta il conflitto di interessi avrebbe avuto la meglio sull’interesse generale.