Questa non è una Camera per donne
Epifania di un segretario?
Congresso, cioè? Il caffè di venerdì 10 maggio
A reti unificate 2.0
Sentenza senza Appello?
Un rospo al giorno. Il caffè dell’8 maggio
Pd. Le correnti vanno in Assemblea e mettono l’elmo
Grande confusione sotto il cielo
In onda l’esordio del governo Letta-Berlusconi
Ma la sinistra anche se vince, perde da sola!
Letta ci prova. Il caffè di domenica 28 aprile
Luna di miele ante litteram?
Colombo ed i falchi
La macchina del fango è per sua natura rozza e volgare; e prende a macinare i suoi ingranaggi perversi appena può, prendendo spunto da frasi o espressioni ,talvolta infelici. E avanzando quella macchina schizza fango ovunque, ma per colpire soprattutto una persona ed una direzione di vita e di valori. E’ accaduto di nuovo con Gherardo Colombo, attaccato frontalmente con una pagina
Tutti insieme appassionatamente
Quando il “gatto” PD non c’è il “topo” Amato balla!
In fila ordinata sotto il Quirinale
Antipolitica, la colpa è loro non della rete
Elezioni in Friuli, vince Debora Serracchiani che al Quirinale voleva Rodotà
Con il 39,39% Debora Serracchiani è il nuovo presidente della regione Friuli. Durante il balletto per il nome del Presidente della Repubblica era a favore di Stefano Rodotà e non ha lesinato parole dure verso i vertici del suo partito.
Meno male che Giorgio c’è 2.0
Dopo Marini anche Prodi immolato sull’altare di un partito suicida. Il nuovo inquilino del Colle non c’è!
L’algebra vs. la politica
Prodi al Quirinale, Rodotà a Palazzo Chigi
L’assemblea dei “Grandi elettori” del Pd ha deciso, alla unanimità, di candidare Romano Prodi. Noi che abbiamo sostenuto e sosteniamo Stefano Rodotà, ne prendiamo atto con amarezza e con soddisfazione. Con amarezza perché la scelta di non indicare un nome concordato con Berlusconi poteva e doveva essere fatta prima della vergognosa giornata di ieri. Con soddisfazione perché senza la campagna per Rodotà ed il coraggioso voto di 240 parlamentari, lo schema già deciso non sarebbe saltato, e per l’ennesima volta il conflitto di interessi avrebbe avuto la meglio sull’interesse generale.
Quelli che… Rodotà
Stefania Pezzopane (Pd): ho votato secondo coscienza: Stefano Rodotà
“Ho votato secondo la mia coscienza, turbata e preoccupata, ma convinta che qualsiasi altra scelta avrebbe prodotto un conflitto con me stessa, insopportabile. Ho votato Stefano Rodotà, consapevole di non aderire alla maggioranza del mio partito, ma supportata da centinaia di elettori del PD, che hanno manifestato amarezza e disappunto per la proposta di Bersani”. A spiegarlo è Stefania Pezzopane, parlamentare Pd.