Articoli
Dopo Assad, il rischio dell’odio comunitario è mortale
Siria, la caduta di Assad: un nuovo inizio per il Paese o una nuova dittatura?
Georgia: l’Efj chiede al governo e alla polizia di smettere di brutalizzare i giornalisti
“Crimini inconfessabili”. Il 9 dicembre Articolo21 ospita Giuliano Turone. Un libro per non dimenticare
Ottavio Olita: L’incontenibile forza della gentilezza
“La tigre e i gelidi mostri”. Il 13 dicembre ad Orvieto la presentazione del libro di Dianese e Bettin
UNESCO: urgente la formazione sulla media literacy per i creatori di contenuti digitali che riportano le notizie
Contro l’impunità, per l’effettività e la legalità dei diritti umani. A Padova la conferenza nazionale
L’assurda condanna di don Marcello Cozzi
Africa, viaggio nel cuore del continente antico. Il nuovo libro di Antonella Napoli
Carola Rackete visita Riace, gesto simbolico in un luogo-simbolo
A diciassette anni dal terribile rogo della ThyssenKrupp nei luoghi di lavoro si continua a morire
Macron, la post-democrazia dell’Occidente
A Gaza l’esercito israeliano si sta macchiando di un crimine. E si chiama genocidio
Di che colore è il cielo in Palestina?
Semi di Giustizia: il ricordo di Angelica Pirtoli, uccisa dalla mafia a 2 anni e mezzo, diventa lotta
“Il valore della testimonianza”, a Roma mostra con gli scatti realizzati da Andy Rocchelli
“Ti senti come se fossi subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”. Il rapporto di Amnesty
L’inverno a Gaza
Il 10 dicembre veglia di Preghiera per la Pace nel mondo con la Comunità di Sant’Egidio
Cronaca giudiziaria silenziata, nuovi divieti per la stampa. Bartoli: “Un altro passo per indebolire lo Stato di diritto”
Agromafie e caporalato, il nuovo dossier dell’Osservatorio Placido Rizzotto
Il decreto flussi approvato al Senato è un (altro) approccio punitivo verso naufraghi ed ONG
L’account X della EFJEUROPE sarà congelato dal prossimo 20 gennaio
Articolo 21 tiene accesi i riflettori sul processo per le morti da Eternit
Gli Stati obbligati a garantire la protezione delle fonti dei giornalisti
La circostanza che uno Stato adduca ragioni di sicurezza nazionale trincerandosi dietro questo motivo per giustificare la segretezza delle misure non è una giustificazione ammissibile ai sensi della Convenzione