Europa dell'Est
Rompere l’impunità. RSF: non archiviare l’inchiesta per la morte di Rocchelli e Mironov
Sasha Sotnik, ancora minacce di morte: “anche dal figlio di un deputato della Duma”
Budapest sessant’anni dopo
Russia, giornalisti e difensori dei diritti umani aggrediti in Inguscezia
Il Caucaso settentrionale continua a essere un territorio estremamente pericoloso per chi vuole occuparsi di diritti umani…
“2297 giornalisti uccisi negli ultimi venticinque anni”. L’ultimo rapporto Ifj
Sono talmente tanti i giornalisti uccisi, in territori di guerra così come contro la criminalità organizzata, che spesso i numeri non coincidono…
Polonia, una “legge purga” per i media. I direttori dei della tv pubblica si dimettono
La nuova legge in salsa polacca sui media pubblici rischia di essere indigesta per i giornalisti che lavorano sulle sponde della Vistola. Dopo una brevissima discussione..
Polonia, bavaglio di Stato
Da qualche giorno la radio pubblica polacca manda in onda, al posto dell’inno nazionale, l’Inno alla gioia tratto dalla nona sinfonia di Beethoven. Lo ha deciso il direttore Kamil Debrewa, in segno di protesta verso la legge sui media approvata alla fine dell’anno dal Parlamento…
118 giornalisti hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione durante il 2014
L’impunità mette in pericolo i giornalisti, minaccia seriamente la democrazia e mina le speranze di pace…
Ungheria, il muro di Orban contro i migranti
Nell’Ungheria di Viktor Orban, nessun migrante è stato e verrà accolto malgrado la recente intesa raggiunta a Bruxelles sulla ripartizione dei profughi tra i singoli paesi…
Novaja Gazeta: il giornale che fu di Anna Politkovskaja a rischio chiusura
Nell’ultimo anno sono stati circa 4.500 i siti che hanno ricevuto una qualsiasi forma di restrizione (chiusura, blocco temporaneo, cancellazione dei materiali indesiderati). Dall’inizio del suo terzo mandato, Vladimir Putin ha infatti…
L’Ungheria e i muri. Culturali prima ancora che fisici
E’ una strada in discesa verso la fine del diritto inalienabile di chiedere asilo. Anche la Bulgaria ha costruito una barriera alla frontiera con la Turchia. E la stessa Serbia sembra che stia progettando misure analoghe per bloccare i flussi dalla Macedonia…
Giornalista russo Vladimir Kara-Murza avvelenato. Anche lui oppositore di Putin. Sarà un caso?
Chissà se Putin stavolta dirà “non conta niente” come aveva già detto per Anna Politkovskaja e, più di recente, per Boris Nemtsov ucciso davanti al Cremlino. Ma stavolta il mistero è più sofisticato come per Livtinenko avvelenato di plutonio a Londra. Ora ricoverato in gravi condizioni, per intossicazione, è un giovane oppositore, Vladimir Kara-Murza, 33 anni…
Russia, ucciso Nemtsov: Putin, “non contava niente”. Stessa frase pronunciata dopo morte Politkvoskaya
Strano che prima della sua morte circolavano manifesti con Nemtsov dichiarato nemico del popolo e la tv governativa lo definiva “agente occidentale”
Dal bilancio di Reporter senza frontiere un brutto momento per la libertà di stampa
Il Paese più pericoloso resta la Siria dove c’è stato il maggior numero di vittime, davanti ai territori palestinesi, a Iraq, Ucraina, Messico, Afghanistan e Honduras
Giornalisti uccisi, pestati, incarcerati, minacciati… Il triste bilancio del 2014
Morti 131, rapiti 119, imprigionati 179. Gaza il territorio più pericoloso, seguito da Siria e Pakistan. Ma non vanno sottovalutate le morti in Messico e Centroafrica
Ungheria, in centomila hanno cacciato il disegno di legge anti-Internet
115 reporter uccisi in dieci mesi. Un anno tra i più dolorosi per l’informazione nel mondo
Russia, la strage dei giornalisti
Nel 2013 morti 129 reporter, 211 in prigione, 6 rapiti. Il triste primato spetta alla Siria, seguita dall’Iraq dove la guerra dura da dieci anni. Un mestiere sempre più difficile
E’ doloroso talvolta fare bilanci, ma ogni anno è uno spartiacque della storia ed è impossibile evitarli. La strage dei reporter purtroppo continua, con una media ormai drammaticamente confermata. Nel 2013 sono state 129 le vittime fra gli operatori
2013, giornalisti sempre più nel mirino
La fine di ogni anno coincide con i bilanci, e purtroppo c’è da constatare che nel mondo, durante il 2013 sono 71 i giornalisti uccisi e 178 sono imprigionati, nell’esercizio delle loro funzioni. Questo è l’esito dall’allarme dato da Reporters sans frontières e che apprendiamo dal canale d’informazione Afrik.com. La cattiva notizia, si apprende a pochi giorni dopo l’assassinio in Mali di due giornalisti esperti di RFI, Ghislaine Dupont e Claude Verlon. Nel suo bilancio libertà annuale