Culture
Grazie Gianni per quello che ci hai dato
Gianni Borgna, che lavorava solo al servizio dei cittadini
Gianni Borgna. Quando la cultura di massa “produce” valori e ricchezza
In punta di piedi, come nel suo stile, se ne è andato dalla terra Gianni Borgna, per raggiungere in cielo, lungo un infinito pentagramma d’argento, i suoi amati eroi della musica leggera, dei film neorealistici
“Oggi il teatro è il mio vero debito con la società”. Intervista a Salvatore Striano, ex detenuto, oggi attore
“L’antimafia dei comunisti”
Frequenze tv, una pazza idea
Giorno del ricordo: Cristicchi andrebbe ringraziato da destra e da sinistra
Philip Saymour Hoffmann, ‘meteorite’ del cinema
“Un intellettuale in borgata”, il 10 febbraio la presentazione del film su Pier Paolo Pasolini
Perché celebrare la Rai è importante per il futuro
Se “il futuro è un territorio del passato”, come scriveva Walter Ong nel 1982, certamente la RAI ha un grande futuro. Una mostra sui 90 anni della radio e i 60 della televisione non è per la RAI un evento soltanto celebrativo, ma è un modo di valorizzare l’ importanza strategica della storia di una grande azienda che sta costruendo un futuro forte e di successo nel solco della sua missione di sempre: il servizio pubblico
Libri bruciati? Ricordano qualcosa
Biblioteca Fardelliana di Trapani a rischio di chiusura
La biblioteca vanta un patrimonio di centocinquantaduemila volumi La Finanziaria della Regione Sicilia provoca tagli alla cultura. E’ il caso della Biblioteca Fardelliana di Trapani. Dal XIV al XIX secolo, fra manoscritti e libri -il più antico dei quali un incunabolo di Sant’Agostino del 1467- nonché fotografie, materiale multimediale, gli atti del Senato dal 1300 al 1799.
Per Carlo Mazzacurati, ruzante del nostro tempo
Il futuro del Festival del Cinema di Roma
La musica come impegno civile, come magia da reinventare insieme. L’eredità che ci lascia Claudio Abbado
Abbado: Art.21, la Rai lo ricordi degnamente
Detrazione sull’acquisto dei libri. Falsa partenza del governo Letta
Arnoldo Foà che “interpretò” il novecento
Rai, concorso giornalisti punto di svolta. Ora riforme per governance
Tv, questa sconosciuta
“Tu che continui a dirmi che verrà domani e non capisci che per me il domani e’ già passato”, così uno dei versi più belli e famosi di Alda Merini (“Non avessi sperato in te”). L’amara invocazione si potrebbe girare a Matteo Renzi ed Enrico Letta, che nelle rispettive agende hanno -almeno finora- rimosso il capitolo storicamente doloroso del conflitto di interessi. Nonché quelli connessi di una moderna regolazione del sistema dei media, e di urgenti nuovi criteri di nomina del vertice della Rai
Usigrai, siglato l’accordo: selezione pubblica per giornalisti
Rai 2014, un esordio da tempi d’oro
“Cominciare a privatizzare la Rai”. Di che parla Battista?
Non è la prima volta che dalle colonne del Corriere della Sera Pierluigi Battista sfida la politica a privatizzare la Rai. Questa volta nel mirino c’è Matteo Renzi e la provocazione è più articolata. “Dica no alla Rai lottizzata”: è scritto nel titolo. “Sarebbe una bella cosa, una svolta radicale, il segnale di un cambiamento vero, se Renzi, mentre si celebrano i 60 anni della televisione italiana decidesse di non fare niente alla Rai, di non lottizzare la Rai come fanno tutti, di non farne pascolo dei partiti come è sempre accaduto”.
“Morti di Stato”, questa sera alle 21 su Rai3 torna PresaDiretta di Riccardo Iacona
Tripletta di impegno civile per Rai3
Rai: Siddi (Fnsi): un indispensabile servizio pubblico per la vita civile, la coesione democratica, l’espressione vitale del Paese in Italia e nel mondo
“In occasione dell’anniversario, l’augurio della Federazione Nazionale della Stampa Italiana – Sindacato unitario dei giornalisti – è che i primi sessant’anni della Rai siano considerati da tutti per quello che sono e valgono