Rai, le lancette del cambiamento indietro di quarant’anni
Prima della riforma del 1975. Il Governo indica l’amministratore delegato-capo azienda. Il resto sembra un contorno. Tra l’altro, le anticipazioni contengono un curioso strafalcione…
Prima della riforma del 1975. Il Governo indica l’amministratore delegato-capo azienda. Il resto sembra un contorno. Tra l’altro, le anticipazioni contengono un curioso strafalcione…
Le anticipazioni della proposta del premier Renzi sulla Rai fanno pensare ad una brusca controriforma. Ad un brusco risveglio al tempo che precedette la riforma del 1975…
Se davvero si ricomincia a tessere la tela con il Movimento 5Stelle (e viceversa, ovviamente), allora può essere la volta buona. Diciamo pure forse, per mantenere senso critico e prudenza. Tuttavia, la riforma della Rai, la legge sul conflitto di interessi, una decente normativa antitrust – con l’abolizione della Gasparri e la ridefinizione del “Sic”- potrebbero avere i voti per passare. Le aperture di dialogo di Beppe Grillo vanno raccolte…
Sarà vera la volontà di riformare la Rai o è solo un “falso movimento? Qualcosa si muove, dopo anni di tentativi naufragati e forse neppure davvero convinti. Tanto in televisione basta andarci…
Monopoli a catinelle. Dopo l’affondo di Mondadori che intende mangiarsi la Rizzoli, dopo lo strabiliante annuncio…
Che intende fare l’Agcom? Non è lecito assistere inerti a simile tregenda. L’art.43 prevede, del resto, una sequenza di azioni: dall’indagine istruttoria all’intervento coercitivo. Insomma, come dice il documento degli autori, “Questo matrimonio non s’ha da fare”…
Né controlli censori o burocratici, né “anarchia”. Internet richiede una stagione progressiva del diritto
Sul festival di Sanremo si è detto e scritto tanto. Nella speranza di non irritare un vero e rigoroso esperto della materia, il carissimo compianto…
Una volta sembra appalesarsi la Terza guerra mondiale, un’altra prevale il chiacchiericcio politichese: dalle esternazioni continue di Renzi, agli incontri di Arcore…
“Molto rumore per nulla”, il titolo della famosa commedia shakespeariana. E ugualmente si potrebbe dire dell’ultimo (?) colpo di coda polemico sulle frequenze televisive…
E’ la prima volta che il “digitale” entra in scena nel discorso di insediamento di un Presidente della Repubblica. Infatti il nuovo Capo dello Stato ha utilizzato un termine spesso rimosso…
L’elezione alla Presidenza della Repubblica di Sergio Mattarella ci conforta. Intanto, si tratta di un gran signore della politica italiana e già questo in una stagione così ineducata pare un regalo dello Spirito Santo…
Il saluto di Articolo21 ai lavori del XXVII° Congresso della Federazione nazionale della stampa (27-30 gennaio, Chianciano) ha toccato diverse questioni…
La televisione non si tocca, che Berlusconi governi o stia (per finta?) all’opposizione. E’ il lato B (leggi Biscione) del “patto del Nazareno”?
“Je so’ pazzo” cantava il grande Pino Daniele e così dovrebbe bisbigliare davanti allo specchio Matteo Renzi, capo di un governo che sta assistendo inerte alla morte in diretta di circa duecento giornali.
Il nuovo Capo dello Stato dovrà essere di parte nel senso di spingere il sistema politico ad occuparsi dei vari tabù italiani: la legge sul conflitto di interessi, le misure concrete contro la povertà…
Gianni Toti, acuto artista e poeta d’avanguardia scomparso qualche anno fa, ricordava spesso che l’etimo di “televisione” è “guardare lontano”:
L’ormai citatissimo comma 19 bis aggiunto dall’articolo 15 del decreto fiscale del Governo al vecchio testo del 2000 sui reati tributari non è né un giallo né –verosimilmente- un mero errore. La norma del 24 dicembre, ci racconta qualche verità profonda sulla compagine presieduta da Matteo Renzi
“Un anno d’amore”, cantava Mina nel 1964, ma non sappiamo quanto il 2015 sarà un periodo di feeling tra Matteo Renzi e il mondo della comunicazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, gli auspici non sono tra i migliori
A novembre, nei tg Rai, Renzi ha avuto quasi il 22% del tempo complessivo dedicato ai soggetti istituzionali
L’entità del Fondo è passata da 506 milioni nel 2007 al baratro attuale. Non solo. Per il 2013 –ora, per lo stesso ragionamento- i già miserrimi 55,9 ml sono scesi a 48. Parliamo del 51/52% del fabbisogno minimo per la pura sopravvivenza
Corre l’obbligo civile di prendere in esame –con amarezza e disgusto- l’orgia mediatica in atto attorno alla presunta colpevole del più efferato tra i delitti:
Ogni giorno 35 milioni di persone si sintonizzano. E’ il tratto di congiunzione tra l’era del broadcasting e il nuovo Impero della rete. Ma “Radio rai” vive un colpevole declino, contraddittorio rispetto alle opportunità che avrebbe
Due popoli e due Stati: questa è stata la linea del compromesso positivo immaginato, negoziato e mai portata a termine. E’ l’”ultimo miglio” di una lunga marcia
Vent’anni fa moriva Gian Maria Volonté, in Grecia, sul set di un film di Angelopoulos. Ricordarlo non è un esercizio retorico. E’ l’occasione per fare il punto su quello che è stato uno dei grandissimi interpreti dell’arte “contro”. Mai banale, non omologato, impaziente, suggestionato dai personaggi fino ad immedesimarvisi…