Federico Orlando: “Costituzione, riformarla non storpiarla”
Berlusconi/2 “Ha inferto colpi mortali al sentimento della democrazia e della legge”
Costituzione, riformarla non storpiarla
Giovanni Spampinato ucciso il 27 ottobre 1972. I suoi articoli mordevano ai polpacci i mafiosi ‘cravatta e lupara’
Vogliamo ricordare il Il corrispondente de “L’Ora di Palermo” nel bell’articolo scritto da Federico Orlando (presidente di Articolo21, scomparso l’8 agosto 2014) scritto sul sito www.articolo21.org il 13 giugno 2009 all’indomani dell’uscita del libro di Alberto Spampinato, fratello minore di Giovanni “C’erano bei cani ma molto seri. Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo”.
Renzi e la velocità
La trimurti Berlusconi – Grillo – Salvini
Chi occuperebbe oggi in Italia il posto di partiti scomparsi? E cosa sarebbe delle istituzioni che quei partiti alimentano (e di cui, purtroppo, si alimentano) in un perpetuo cenone di mezzanotte insieme a gerarchie, corporazioni, caste e altri sguatteri in cucine sporche, popolate di scarafaggi burocratici?
Stasera mettete le tv sui davanzali
Ai masanielli del fronte anarchico-conservatore, non piace che Napolitano stasera rinnovi la consuetudine di rivolgersi direttamente al popolo italiano, sfidando i deliri di camalli, di improvvisati costituzionalisti e di comicherie conformiste alla Crozza; e soprattutto l’ira funesta del condannato…
Berlusconi, fine del ventennio. Tra 25 luglio e 8 settembre
E se Assange diventa Robespierre?
La democrazie mafiose contro le lady di ferro
Le Democrazie mafiose sono partitocratiche, e viceversa. In una sola riga, Panfilo Gentile, socialista poi liberale ribelle, che aveva abbandonato la cattedra di filosofia del diritto per fare l’editorialista politico del “Corriere della sera”, appiccicava due aggettivi infamanti alla democrazia repubblicana nata nel 1945-46: partitocratica e mafiosa. A quarant’anni dal saggio, edito da Ponte alle Grazie, l’assalto a Rosi Bindi da parte del partito del 60 a 0 nei collegi elettorali della Sicilia
Camere e riforme, il nodo non risolto
Napolitano ha ripetuto le sue idee sulle riforme costituzionali e sociali ai neocavalieri del lavoro: che sono, se non tentati di frodare il fisco o trasferire le aziende all’estero, parte della parte migliore del paese. Dunque, una platea ricettiva delle idee sul bene pubblico, più di tanta parte della classe dirigente, parlamentare o non. Idee che si concentrano, si fa per dire, nel: 1) dare alla nostra Italia (basta con la buffonata semantica di “questo paese”) istituzioni più coerenti con una democrazia industriale (votare solo la domenica
Chierichetti in equilibrio
Costituzione: riforme, non “sbreghi”
Quirico, l’informazione e la censura soft
Berlusconi, altro che agibilità politica
Il gioco non chiaro dei neocostituenti
Costituzione, riformarla non storpiarla
Governo del fare nel paese del non fare
Giovanna e Laura, la battaglia del lavoro
Ferrara e Grillo, due vie diverse per Orwell
Democrazia del 50? Sì, se il partito c’è
Kyenge e Idem, due ministre benemerite
…Il merito di Articolo 21, e del suo dinamicissimo direttore del sito, Stefano Corradino, che in pochi giorni raccoglie 130mila firme antirazzismo e le consegna a Schulz, sta nel coinvolgere decine di migliaia di persone in battaglie che la politica da sola non vincerebbe. Così si fece qualche settimana fa in difesa della superquerelata Milena Gabanelli
E se il parlamento rifiutasse il bavaglio?
Milena al Colle? Indro non esitò a dire no
Come giornalista,mi sento anch’io onorato dalla preferenza per la collega Gabanelli. Il cui nome, aggiungo, ha incontrato il favore anche di elettori che col partito di Grillo non hanno niente da spartire. A quel partito va, tuttavia, riconosciuto un merito: aver fatto arrivare in ordine, dopo la bandiera Gabanelli e la vice bandiera Strada (che tuttavia ha già dichiarato l’ammainabandiera), il prof. Stefano Rodotà (in favore del quale ho firmato l’appello di Articolo 21) e Gustavo Zagrebelsky, che costituiscono per cultura giuridica