Le parole dell’odio coprono le urla di dolore dei morti nelle stive dei barconi
Una campagna per restituire il giusto peso alle parole, alla realtà, alle fonti, alle domande…
Una campagna per restituire il giusto peso alle parole, alla realtà, alle fonti, alle domande…
Rom e islamici. Sono loro i nemici perfetti, le categorie su cui concentrare le nostre paure, le persone che incarnano il male, il pericolo, il rischio per noi e i nostri figli. Non è una novità. La novità è pagare uno di loro per raccontare il falso davanti alle telecamere, interpretare il ruolo di truffatore e di pericoloso terrorista islamico…
Si chiama #147notjustanumber il progetto del blogger kenyota Owaahh per restituire un nome e un volto alle 147 vittime di Garissa. Una campagna per andare oltre il titolo, oltre la normalità delle cronache dell’orrore…
Da undici anni dà voce al mondo del carcere. Per undici anni ha rappresentato un ponte tra il mondo prigioniero e il mondo libero. Ora però Sosta forzata, il giornale della Casa circondariale di Piacenza, dovrà chiudere…
Hanno sfidato le regole religiose che vieta loro di partecipare al rito della sepoltura…
Nel carcere di Opera un uomo si suicida. Si chiamava Ioan Gabriel Barbuta, aveva 39 anni, era rumeno. Aveva una condanna all’ergastolo…
Mai più. Questo si era detto all’indomani del naufragio del 3 ottobre 2013 in cui morirono 368 persone: donne, uomini, bambini e ragazzi. A un anno di distanza a Lampedusa superstiti e familiari si erano ritrovati insieme…
A Mosul, seconda città dell’Iraq, nelle mani degli uomini dello Stato islamico migliaia di libri sono stati bruciati. “Incitano all’infedeltà…”
“Omicidi deliberati commessi da alcuni Stati e dai loro agenti”. È la pena di morte secondo papa Francesco, che…
Nudi, in fila nel cortile del centro di accoglienza di Lampedusa. Ecco come l’Italia tratta i suoi migranti, i sopravvissuti del naufragio del 3 ottobre davanti ai quali tutti abbiamo detto “mai più”. Il servizio di Valerio Cataldi del Tg2 ha strappato la maschera degli italiani
Ora sono tutti d’accordo. Questi morti non ci dovevano essere. Gli altri, i 25mila degli ultimi 20 anni invece potevano andare. Era necessario che morissero in massa sotto i nostri occhi, a centinaia, giovani, uomini, donne, bambini perché l’Italia