Regolare gli «influencer», vasto programma
Teatro di Roma, prove di regime nero
Ultimo colpo di grazia, la Rai al tramonto
Piace andare sui giornali, non occuparsi di giornali
Assange civis romanus
Se Assange venisse estradato negli Stati Uniti, lo attenderebbe una possibile condanna a 175 anni di carcere
Non c’è più niente da DiRE
Rai. Settant’anni e si vedono
Oggi incontro di Articolo 21 sugli attacchi alla libertà di informazione
Rai-Mediaset, la sfida dei record a perdere
Un potere medievale che cerca la segretezza
La notte dell’informazione. Corsa verso il baratro
Rapporto Censis. Un popolo di sonnambuli, ma navigatori nei social
La transizione digitale, il mercato tv e il sol mediale dell’avvenire
Rai e sindacato: s’ode a destra uno squillo di tromba
L’intelligenza artificiale e i suoi conflitti reali
Il brano di Vita è un contributo importante al dibattito sull’intelligenza artificiale. Vita offre una visione equilibrata dei potenziali rischi dell’AI, evitando sia le visioni apocalittiche sia le visioni ottimistiche. Le sue proposte per mitigare i rischi dell’AI sono pragmatiche e costruttive.
Il brano è particolarmente interessante per la sua osservazione che i conflitti sull’AI non sono solo conflitti tra l’AI e gli esseri umani, ma anche conflitti tra gli esseri umani stessi. L’AI potrebbe essere utilizzata per amplificare le disuguaglianze e i conflitti esistenti, o potrebbe essere utilizzata per creare nuove forme di conflitto.
Il brano di Vita è un invito a riflettere attentamente sui potenziali rischi dell’AI e a prendere misure per mitigarli.