La riforma della Rai agli Stati generali dell’antimafia
Se anche Mediaset ha incoronato Matteo Renzi
“Mamma mia!”, cantavano gli Abba, tormentone di successo divenuto musical e film, interpretato quest’ultimo da Meryl Streep. E “mamma mia” diciamo noi, cultori della par condicio e usi a criticare Berlusconi per l’uso spregiudicato del video: conflitto di interessi, sostegno privilegiato e…
La sinfonia del sindacato
Sinistra immaginaria
Rai, il ruolo pubblico – né assistenziale, né partitico – ha più senso oggi, nell’era della rete, di quanto ne avesse ieri
“Dio mio, come sono caduta in basso”
Conflitto di interessi, l’audizione di Articolo21 alla Camera. Verso un confronto pubblico
Si è tenuta presso la Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati l’audizione di Articolo 21 sul conflitto di interessi. Infatti, è programmata per i prossimi giorni la (almeno formale) calendarizzazione in Aula dell’iter parlamentare. Sono 4…
Agcom bocciata
Crisi (finale?) dell’editoria. Oggi alla Camera un convegno
Oggi alla Camera dei deputati si terrà una conferenza stampa sulla crisi (finale?) dell’editoria promossa
Diffamazione, secondo atto
“L’anti-premio” Feronia
La rete e il futuro della nostra democrazia. Alla nona edizione dell'”Internet Governance Forum di Istanbul” pochi passi avanti
Telecom e Mediaset
E la chiamano estate
Oggi on line, ma domani Unità
Lo stato degli Archivi
Subalterni
Meta-teatro Valle
Federico Orlando, le tue parole, dolci ed educate, fanno parte dell’ontologia della nostra associazione
Non è la Bbc
L’Unità. Pd svegliati, c’è poco tempo per salvarla
Di tutto e di più
In memoria di Filippo Bettini l’ultimo marxista moderno
Chiacchiere dalla Rai
Gaza, effetto collaterale: censura dell’informazione
L’autorità assente
Il Valle è il messaggio
Scriveva McLuhan che “In una cultura abituata da secoli a frazionare ogni cosa al fine di controllarla, può essere sconcertante scoprire che il mezzo è il messaggio”. Così nel famoso testo “Gli strumenti del comunicare” (1967). Ecco, pare sfuggire a diversi autorevoli interlocutori, ivi compreso il sindaco di Roma, che il teatro Valle è un messaggio. E sì, perché nel sottovuoto spinto dell’era dei tagli inferti da Tremonti e sotto l’egida del pensiero unico berlusconiano, l’esperienza dell’antica sala del centro della Capitale apparve pressoché una boccata d’ossigeno…