Heysel 29-05-‘85: “quella tragedia non ci ha insegnato niente”. Intervista a Bruno Pizzul

Bruno Pizzul è un gentiluomo d’altri tempi, aggiornatissimo su tutto il mondo dello sport e non solo, lucido nei suoi ricordi che racconta con quella bella voce e quell’italiano ricco e preciso che avevano i tele e i radiocronisti della Rai parecchio tempo fa. E, 30 anni dopo, è un uomo che si emoziona ancora profondamente…

Perché celebrare la Rai è importante per il futuro

Se “il futuro è un territorio del passato”, come scriveva Walter Ong nel 1982, certamente la RAI ha un grande futuro. Una mostra sui 90 anni della radio e i 60 della televisione non è per la RAI un evento soltanto celebrativo, ma è un modo di valorizzare l’ importanza strategica della storia di una grande azienda che sta costruendo un futuro forte e di successo nel solco della sua missione di sempre: il servizio pubblico

FORUM ARTICOLO21: Quale futuro per questo giornalismo? Ma forse la domanda è mal posta…c’è un futuro?

E’ vero, ce n’è più bisogno di allora. Io che il gruppo l’ho fondato con altri amici primo fra tutti Beppe Giulietti, devo confermare con grande tristezza che la professione giornalistica ha bisogno non di un ripensamento, ma di una trasformazione ben più profonda di quella che riuscimmo ad avviare nel lontanissimo 1985 a Fiesole… (all’interno gli interventi di CORRADINO, GIULIETTI, MINEO, SERDOZ)