È appena terminata la prima notte di occupazione all’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). In attesa delle risposte dell’amministrazione e del Ministro Galletti, già organizzati i turni per le prossime 5 notti, con una partecipata risposta dei lavoratori. Oggi pianificheremo nuove iniziative di lotta e di sensibilizzazione dei colleghi, dei cittadini, di tutte le istituzioni interessate e dei mass media sull’importanza della ricerca finalizzata al Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA, L.132/2016), in particolare nel caso di eventi come quello della ECO-X di Pomezia.
‘La prima notte, tra visite della polizia e scomodi giacigli è passata. La determinazione a resistere come nel 2009, durante la nota occupazione del tetto della ex sede ISPRA di Casalotti, è forte. Intanto stiamo mettendo a conoscenza i nostri interlocutori istituzionali e i colleghi di altri enti, nazionali ed internazionali, della nostra mobilitazione e dello stato di sofferenza che stiamo vivendo’ -continua Lugeri- ‘nel frattempo, attendiamo primi riscontri positivi in merito alle proroghe del personale in scadenza.’ ‘Ma se le risposte positive tardassero ad arrivare procederemo con l’indizione dello sciopero generale all’ISPRA’, continua il sindacalista USB. ‘È urgente l’apertura di un tavolo di discussione al Ministero dell’Ambiente, dove ci aspettiamo venga illustrato un ormai irrinunciabile piano di riorganizzazione e di rilancio dell’Istituto sulla base del SNPA. Sono necessari finanziamenti certi, a partire dalla restituzione dei 13 milioni di finanziamento decurtati dal MEF. Se all’ISPRA iniziano a cacciare i precari, come ci si aspetta che posano essere stabilizzati quelli delle ARPA/APPA? E su quali basi potrà funzione il SNPA? ’ Conclude il sindacalista.