Al Ministero dell’ambiente si intrecciano discorsi inerenti le mancate bonifiche e l’eliminazione dell’area a rischio – mai iniziata nonostante i finanziamenti disponibili.
Chi meglio di me, che visita i malati gravi e celebra funerali può avere contezza delle vittime in crescendo dell’inquinamento prodotto dalle industrie? Non posso assolutamente accettare che venga dipinta una situazione ambientale e sanitaria rosea, mentre i residenti del comprensorio vengono falcidiati più che mai da gravi malattie tumorali!
Noi viviamo in un territorio ormai gravemente inquinato. Non basteranno cinquant’anni per disinquinarlo da tutto il male arrecatogli! Gli studi della Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’ENEA e di Università, indicano percentuali di patologie ambientali pari o superiori alla media Nazionale.
Il Sig. Sciacca presidente e “unico detenente” del registro tumori come può affermare l’opposto? Il sig. Sciacca, si legge, ha un ruolo all’interno del consorzio degli industriali ed è inoltre consulente degli avvocati dell’Eni. Ma chi ha legami con aziende altamente inquinanti può essere nel contempo il presidente di un registro tumori di tutta la regione? È come parlare del diavolo e l’Acquasanta!
La Regione Siciliana che sino ad ora ha mostrato un comportamento volutamente inosservante, dovrebbe immediatamente provvedere a revocarlo dal ruolo detenuto, per evidente conflitto di interessi. Il controllore e il controllato non possono essere la stessa persona!