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Rai: governo non cada in trappola

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“Potrà piacere o meno, ma sarà il caso di dare atto al partito del conflitto di interessi di aver  dimostrato durezza, spietatezza, spregiudicatezza nel difendere  gli interessi del capo. La alterazione del voto in vigilanza, ed ora la minaccia di paralizzare la Rai, con i conseguenti benefici per il principale concorrente, dimostrano come il  berlusconismo morente continui a vincere solo nel perimetro del conflitto di interessi”. Lo afferma il portavoce di Articolo21 Beppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.

“Le minacce di non votare la nuova presidente hanno il solo fine di paralizzare tutto e tutti e di garantirsi un tavolo di trattativa, dentro e fuori la Rai, affinché nulla cambi. Ci auguriamo che nessuno, a partire dal governo, voglia cadere in una trappola così visibile e così scoperta. Se davvero si vuole mettere fine a questo spettacolo, basterà annunciare, qualora perdurasse l’ostruzionismo, la presentazione di un decreto per commissariare la Rai “a tempo” in attesa di un radicale superamento della legge Gasparri. Il solo annuncio renderà agnelli quelli che oggi fingono di essere leoni!
Se sarà il caso dalle parole bisognerà passare ai fatti,senza perdere altro tempo.
Comunque nessuno , a cominciare dal governo, può continuare ad assistere alla cronaca di “una dissoluzione annunciata” come recitava, per altro, il piano della P2 relativo alla Rai. Per altro alcuni dei protagonisti di allora sono in servizio permanente effettivo.

Per fortuna che nel nuovo del consiglio di amministrazione della Rai siede anche Gherardo Colombo, uno dei primi a indagare su quelle trame, almeno per Lui non sarà difficile rilevare le similitudini tra il passato e il presente.


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