La nuova proprietà dell’Unità, smentendo gli impegni assunti soltanto pochi mesi fa con la redazione e con la Federazione nazionale della stampa italiana di sostenere l’impresa editoriale e il suo sviluppo, starebbe per aprire una procedura di licenziamenti collettivi senza prendere in considerazione le soluzioni alternative previste dalla legge. È gravissimo che il gruppo Pessina e il Partito democratico ritengano di abbandonare lo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci a un destino di contrazione occupazionale e perdita di peso politico ed editoriale. Il sindacato dei giornalisti si schiera al fianco dei colleghi impegnandosi a tutelare in ogni sede i livelli occupazionali e il patrimonio culturale e professionale da loro rappresentato.