Un’ennesima querela temeraria. Proprio all’indomani dell’iniziativa, su questo tema, promossa da Articolo21 presso la Fnsi apprendiamo dal Sindacato unitario giornalisti Campania e dalla Federazione nazionale della stampa che il boss pentito della camorra Giuseppe Misso ha chiesto 100mila euro di danni alla collega di Metropolis nonché collaboratrice di Articolo21 Giuliana Covella per un articolo pubblicato su il Mattino e per quanto scritto nel suo libro sulla strage del Rapido904. Nell’articolo riportato negli atti il nome del boss non compare in alcun modo, così come nel libro si precisa che l’ex ras del rione Sanità è stato assolto da ogni accusa (fu condannato in primo grado per detenzione di esplosivo). È evidente che la denuncia è l’ennesimo tentativo di mettere il bavaglio ad un cronista. Alla collega va la solidarietà e il supporto del Sindacato unitario giornalisti Campania, della Federazione nazionale della stampa italiana e di Articolo21 che richiamano ancora una volta il Parlamento ad intervenire con urgenza per arrivare ad una legge contro le querele temerarie.