L’assemblea dei sindacati europei, riunita a Zagabria sul tema dei diritti e del lavoro, condivide la preoccupazione espressa dalla delegazione italiana – composta dal segretario generale Raffaele Lorusso insieme con gli aggiunti Anna Del Freo e Carlo Parisi e con Nicola Chiarini, componente del Freg (il gruppo dei lavoratori freelance nella Efj) – e ne sostiene la richiesta di portare in sede europea il problema dei cronisti minacciati dalla criminalità e intimiditi dal fenomeno, sempre più preoccupante, delle querele temerarie.
Dall’emergenza turca, dove continua l’epurazione dei giornalisti e degli intellettuali sgraditi al governo, fino alle più diverse forme di bavaglio, che si manifestano in tutta Europa e comprendono omicidi, minacce di morte, querele temerarie, leggi liberticide o che tendono a limitare fortemente la libertà di espressione, fino ad arrivare a contratti capestro e retribuzioni inadeguate (fenomeni diffusi in tutta Europa) il diritto a informare è quotidianamente sotto tiro. Si tratta di una situazione di cui deve farsi carico l’Ue, perché non esiste libertà e neanche democrazia senza lavoro regolare e un’informazione libera che soddisfi appieno il diritto dei cittadini a essere informati.
Temi che sono stati al centro del dibattito a Zagabria, dove è stato presentato il volume “Diritti e lavoro nel giornalismo – Costruire sindacati più forti in Europa” (qui il link al testo da scaricare), e in cui il tema del lavoro autonomo è emerso come nodo prioritario. In particolare, è stata ribadita la necessità di rafforzare i sistemi di contrattazione collettiva a favore dei lavoratori autonomi, con l’obiettivo di siglare o rafforzare gli accordi contrattuali sul lavoro autonomo, il primo dei quali in Europa è stato sottoscritto in Italia con l’ultimo rinnovo.
Più in generale, viene considerata cruciale l’alleanza fra tutti i giornalisti, dipendenti e autonomi, nell’ottica di rafforzare e rendere più forti i sindacati, come strumento per la costruzione di nuovi e maggiori diritti, come garanzia per un sistema dell’informazione più forte e libero nell’interesse dei cittadini e della tenuta del sistema democratico.
Importante è poi il tema della formazione permanente: è necessario che i giornalisti lavorino per affinare le proprie professionalità, utilizzando anche gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni europee, con il supporto delle organizzazioni sindacali che non devono limitarsi a un mero ruolo di difesa, ma assumere un ruolo attivo e propositivo, per costruire opportunità per i propri iscritti.
Terreni su cui è fondamentale la costruzione di forti alleanze tra i sindacati, per creare la forza necessaria a superare il limite dell’esistente, a costruire proposta e organizzazione per costruire un terreno comune di diritti in ambito europeo. Priorità per tutti è la tutela del diritto d’autore, con la definizione di strumenti che vadano a tassare l’utilizzo dei prodotti giornalistici da parte dei motori di ricerca e dei social network, rilanciando la proposta della cosiddetta Google Tax come un obiettivo in grado di aggregare tutte le organizzazioni sindacali.