L’iniziativa, che si svolgerà a Caivano il 24 ottobre, vuole portare attraverso un evento culturale ed educativo corretta informazione sul fenomeno de La Terra dei Fuochi, su quanto realmente conosciamo del nostro territorio attraverso la maestosa opera di caratterizzazione delle varie matrici che hanno permesso di individuare le criticità territoriali. Promosso dal Comune di Caivano e sostenuto dal sindaco Simone Monopoli, con la collaborazione del consigliere comunale Maria Fusco. Patrocinato dalla Regione Campania, dal Dipartimento di Agraria di Portici, Ordine degli agronomi, ODAF, vede la partecipazione di artisti, Istituzioni, professionisti, cuochi, studenti, in un evento unico ed originale.
L’ingresso e’ gratuito e libero
Per informazioni: #savecampaniafelix
Premessa
ll pomodoro, una delle eccellenze della nostra Terra, è diventato in questi anni il simbolo della Campania Felix avvelenata: dai pomodori dal cuore nero posati sull’altare, ai servizi de Le Iene. Il comparto agro-alimentare ha subito i danni di uno scellerato accanimento mediatico causato da una campagna di informazione approssimativa, spesso ingiustificatamente allarmistica e dalle conseguenze socio-economiche nefaste.
Eppure in Campania, come in tutta Italia, vige un sistema di controlli sugli alimenti attuato da enti che hanno l’obbligo di lanciare l’allerta nel caso si riscontrino situazioni potenzialmente pericolose. Il RASSF, il sistema di allerta rapido agroalimentare Europeo che prevede la chiusura delle frontiere per i prodotti esportati da un’area in caso in cui qualche prodotto sia trovato contaminato e pericoloso per la salute, non ha mai lanciato un allarme in tal senso per nessuno dei nostri prodotti. Una parte rilevante delle produzioni viene acquistata dalla grande distribuzione commerciale, che effettua controlli sistematici, particolarmente severi. In aggiunta a questo sistema di sorveglianza in Campania sono state fatte anche campagne di analisi straordinarie che non hanno, ad oggi, riscontrato alcuna situazione di allarme sui nostri prodotti ortofrutticoli e zootecnici nonostante abbiamo assistito ad azioni cautelative. Inoltre, diversi studi hanno evidenziato che alcune specie di piante coltivate in terreni contaminati ed irrigate con acque contenenti inquinanti possono non presentare accumuli significativi di metalli pesanti.
Al fenomeno mediatico si sono aggiunte le carenze legislative nazionali per i terreni e le acque ad uso irriguo. (clicca qui per approfondimenti) La mancata pubblicazione dei valori di fondo naturale delle stesse matrici ambientali da parte della Regione Campania ha determinato il sequestro giudiziario da parte della Procura di suoli e pozzi perfettamente salubri (21 pozzi sequestrati a Caivano), promuovendo ulteriormente una informazione non corretta riguardo ai prodotti agroalimentari campani. L’ipotesi di reato era quella di “avvelenamento delle acque dei pozzi” con conseguente “avvelenamento delle colture ivi effettuate destinate all’alimentazione umana”. Eppure nelle acque irrigue, era stata rilevata la presenza di fluoruri, manganese, arsenico e solfati di chiara origine naturale.
Nonostante la Regione abbia iniziato a farsi garante della corretta informazione sulla base del supporto tecnico-scientifico, la popolazione è ancora disorientata e la continua campagna mediatica fatta di informazioni spesso in contrasto tra loro, amplifica quel senso di sfiducia che si dovrebbe avere per le istituzioni che continuano ad essere assenti su un territorio che vede ancora fenomeni criminali impuniti.
Obiettivi
L’iniziativa nasce non solo per riscattare la Regione Campania dalle notizie di questi anni che hanno impunemente attaccato il nostro comparto agroalimentare che rappresenta una delle fonti di reddito maggiore, ma anche per conoscere e vivere il territorio campano attraversoinformazione, educazione, best-practice. Abbiamo ancora un territorio massacrato dal degrado, dal fenomeno criminale dei roghi e ancora terreni sequestrati per carenza di un regolamento regionale. Bisogna trovare sinergia nell’opera dei cittadini, della politica e delle istituzioni. L’iniziativa, che si svolgerà a Caivano, fa diventare il pomodoro quel riscatto di una Campania Felix e di un territorio che oggi vuole la risoluzione dei veri problemi che ci affliggono.
Gli obiettivi del Festival sono:
1. Conoscenza del territorio: studi di caratterizzazione delle matrici
2. Certificazione agroalimentare: agronomia
3. Produzione agricola: metodologia
4. Cultura gastronomica
5. Nutrizione e salute
6. Best Practice per la popolazione
7. Proposta di Legge “Interventi di bonifica, di ripristino ambientale e di messa in sicurezza in materia di siti contaminati”.
Programma
Per rispondere agli obiettivi, il Festival del pomodoro vede l’intervento di professionisti che guideranno i partecipanti verso un percorso di informazione ed educazione. Per tale scopo ci saranno anche dei corner informativi. Saranno inoltre esposti i prodotti campani da parte di Aziende Certificate e degustazione di piatti tipici ed un catering offerto per noi dalla scuola alberghiera Voltaire.
Personaggi del mondo dello spettacolo hanno accolto l’appello e daranno il loro supporto alla iniziativa attraverso performance e testimonianze.
Presentano:
Salvatore Calise e Mary Aruta
Saluti Istituzionali:
Simone Monopoli, Sindaco di Caivano
Maria Fusco, Consigliere Comunale
Umberto Minopoli, Sviluppo Campania
Pasquale Crispino, Ordine degli Agronomi
Gianpiero Zinzi, III Commissione Speciale Terra dei Fuochi
Fabio Taglialatela, Dirigente ARPAC
Franco Alfieri
Informazione, educazione e best-practice:
Introduzione
Paola Dama in Obiettivi del Festival e corretta informazione:
Conoscere il Territorio
Maddalena Samaria in Stato dell’arte e Studio interministeriale
Andrea Buondonno in Rifiuti, contaminazione e suggestione mediatica: quali bonifiche?
Agronomia e certificazione agroalimentare
Matteo Lorito in Novità nella gestione delle avversità per la tutela del territorio e della salute
Mario De Biase in Indagini Area Vasta di Giugliano
Produzione agricola: metodologia e best practice
Susanna Borriero e Nicola Olivieri in Orti sociali a Km zero a tutela della salute e dell’ambiente: esperimento sociale
Eugenio Cozzolino in Bioplastiche in agricoltura, l’innovazione che previene il rifiuto
Salute, alimentazione e fattori di rischio
Michelina Patrazzuoli in Frutta e verdura: best practice
Giovanna Corona in Salute ed alimentazione: stili di vita alimentari
Giovanni Ortosecco in Interazione uomo-ambiente: aspetti chimico-tossicologici di alcuni inquinanti ambientali
Gino Leo in Nutrizione e tumori
Discussione sulle dinamiche competitive nel settore agroalimentare, con particolare riferimento al rapporto fra grande distribuzione, grande industria di marca e piccole aziende con Antonio Lucisano
Interverranno inoltre:
APOPA, Associazione Produttori
Azienda Agricola Cimmino Antonio
Vincenzo Triunfo, Ingegnere
Arte, cultura ed intrattenimento
Angelo Forgione in Rivoluzione agricola: diffusione del pomodoro in Europa partendo da Napoli
Pietro Parisi in Cultura gastronomica e prodotti locali
Daniela Cenciotti, in Ode al Pomodoro di Pablo Neruda
Nando Varriale in ‘A malatia ‘e napule
Porteranno le loro testimonianze gli artisti:
Gaetano De Martino, Cabarettista
Massimiliano Rossi, Attore
Enzo Fischetti, Cabarettista
Maria Bolignano, Attrice
Francesco Albanese, Cabarettista
Luca Riemma
Musica a cura di:
Sandro Salma
Direttore Artistico: Paola Esposito
Regolamento
Per chi intendesse partecipare puo’ inviare la richiesta di adesione al seguente indirizzo di posta elettronica:
I partecipanti devono leggere il seguente regolamento per la condivisione degli obiettivi