I bombardamenti da parte delle forze siriane e russe hanno danneggiato gravemente uno degli ospedali colpiti e ferito almeno due medici. Distrutta anche un’ambulanza, il cui autista è rimasto ucciso.
Gazantiep/Roma, 15 ottobre 2016 – Il sistema sanitario già devastato nell’area assediata di Aleppo Est ha vissuto ieri una giornata ancora peggiore, con attacchi confermati contro quattro ospedali e un’ambulanza, che hanno ferito almeno due medici e ucciso l’autista del veicolo. Lo rende noto Medici Senza Frontiere (MSF). È stato il peggior danno alle strutture sanitarie provocato dagli attacchi aerei siriani e russi dopo l’interruzione del cessate il fuoco a fine settembre.
Quest’ultimo episodio di distruzione avviene nell’ambito di un’intensificazione della campagna di bombardamenti contro la città assediata, che ha visto almeno 62 persone uccise e 467 ferite, tra cui 98 bambini, solo tra l’11 e il 13 ottobre, secondo rapporti ottenuti dalla Direzione della Sanità e dal centro forense di Aleppo Est. Questi dati possono essere sottostimati perché molte famiglie stanno seppellendo i propri cari per proprio conto, invece di portare i loro corpi negli ospedali.
“La campagna di bombardamenti indiscriminati ha preso una chiara svolta verso il peggio” dichiara Carlos Francisco, capo missione di MSF per la Siria.“Uno degli ospedali colpiti ieri è stato gravemente danneggiato. Era un centro traumatologico importante che era stato già colpito tre volte nelle ultime settimane. Il ritmo degli attacchi sta soffocando la scarsa capacità di cure che il sistema sanitario è ancora in grado di offrire, in una città che sta rapidamente collassando, giorno dopo giorno, ora dopo ora. Danneggiando i pochi luoghi rimasti dove si possono salvare delle vite, è chiaro che la Siria e la Russia stanno spremendo la vita fuori da Aleppo Est.”
Stando ai resoconti condivisi con MSF dalle fonti ospedaliere, il custode del magazzino di uno degli ospedali è rimasto ustionato nell’attacco di ieri e due medici sono rimasti feriti. Prima di ieri, c’erano solo 35 medici rimasti per una popolazione assediata di circa 250.000 persone, di cui sette chirurghi con le capacità necessarie per curare i molti feriti di guerra, secondo la Direzione della Sanità. Dall’inizio dell’assedio di Aleppo Est a luglio, gli ospedali sono stati colpiti 27 voltee non un singolo ospedale in questo periodo è rimasto intatto.
Oltre a questo, il bombardamento di ieri ha completamente distrutto un’ambulanza gestita dalla Al Sham Humanitarian Foundation (AHF), ONG che fornisce cure mediche gratuite alla popolazione siriana dal 2011, e ha ucciso il suo autista. All’inizio della settimana la Direzione della Sanità ha dichiarato che c’erano solo 11 ambulanze ancora funzionanti in città a seguito degli ultimi attacchi e che a causa del blocco mancano pezzi di ricambio per le riparazioni. Un piccolo numero di veicoli per il trasporto dei feriti è gestito da volontari e ONG come AHF.
“Lo abbiamo detto in passato e lo diciamo ancora una volta: tutte le parti del conflitto devono consentire – oggi, prima che sia troppo tardi – l’evacuazione sicura dei feriti e malati gravi da Aleppo Est, e devono far entrare forniture mediche essenziali e beni di prima necessità per una popolazione che sta soffrendo non solo per la costante pioggia di bombe, ma anche per la mancanza di qualunque forma di assistenza” dichiara Pablo Marco, direttore delle operazioni di MSF in Medio Oriente.
MSF supporta otto ospedali ad Aleppo Est. Gestisce sei strutture mediche nel nord della Siria e supporta oltre 150 centri sanitari e ospedali in tutto il paese, molti dei quali nelle aree assediate.