Terremoto, Renzi: “Riportare tutto come prima, danni per 4 miliardi”

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Il premier fa il punto dell’agenda degli interventi e il bilanzio a un mese dal sisma che ha colpito l’Italia centrale. “Sulle scuole non si scherza. Tutto ciò che serve per le scuole va messo fuori dai limiti del patto di stabilità”

 

ROMA – “Prime case, seconde case ed esercizi commerciali, il nostro obiettivo è riportare tutto come era prima“. Lo dice il premier Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio ha poi ringraziato il commissario per la ricostruzione Vasco Errani “per l’impegno e la dedizione mostrati fin dal primo minuto”.

“STIMA DANNI E’ COME MINIMO 4 MILIARDI”. “La stima sui danni del terremoto nelle aree interessate è come minimo di 4 miliardi. L’analisi dovrà essere verificata punto per punto”, annuncia il premier.

“SU SCUOLE NON SI SCHERZA, SICUREZZA FUORI DA PATTO”. “Sulle scuole non si scherza, qui parla un padre non il presidente del Consiglio. Faccio un appello ai sindaci, anche quelli fuori dal cratere sismico: mettete subito i soldi per progettare interventi che aiuteranno la sicurezza dei nostri figli a scuola“, dice Renzi. “Tutto ciò che serve per le scuole va messo e sarà fuori dai limiti del patto di stabilità, ci sarà massima disponibilità nella legge di bilancio”.

“VITTIME NON VANNO LASCIATE SOLE”. “Ci sono stati in prima fila gli amministratori, ben coordinati dal lavoro straordinario delle regioni: il vostro lavoro è stato ispirato al principio di unità e cooperazione istituzionale che sempre deve caratterizzare il nostro Paese”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in conferenza stampa a palazzo Chigi a un mese dal terremoto, insieme ai governatori delle regioni interessate dal sisma. “Il mio primo pensiero– dice Renzi- va alle vittime, alle famiglie, ai sopravvissuti e a chi cerca di ricominciare a vivere sapendo che nulla sarà più come prima”. Ora, anche se “i riflettori si abbassano questo non toglie niente al loro dolore e nostro dovere di farci carico alle sofferenze“, dice Renzi, che torna a ringraziare tutti coloro che sono “intervenuti nell’emergenza”.

NELLA MARCHE COMUNITA’ DI ARQUATA LA PIU’ COLPITA”. “Nelle Marche c’è una lesione profonda che riguarda molte comunità, non soltanto la comunità di Arquata del Tronto che è stata la più colpita a cominciare da Pescara del Tronto”, dice ancora Renzi.

OGGI ATTO CDM, POI FAREMO DL E DPCM SU CASA ITALIA. Il premier Matteo Renzi ribadisce che la ricostruzionedelle aree terremotate sarà portata avanti “senza promesse, senza show e senza effetti speciali in una realtà molto difficile che noi vogliamo riportare come prima e più bella di prima”. Il presidente del Consiglio spiega che stasera in Cdm verrà fatta “una determinazione del cratere, poi un decreto legge nel corso dei prossimi giorni. Stiamo facendo una analisi di interventi e non un collage, ci prendiamo qualche giorno in più per decidere per non rimetterci le mani”. Per quanto riguarda l’iter di ‘Casa Italia‘, sottolinea Renzi, “avrà un dpcm per formalizzare una struttura di missione che domani potrà diventare un dipartimento a Palazzo Chigi guidata dal professor Azzone. E’ un dpcm già pronto che firmerò entro lunedì”. Poi ci sono “le linee guida alle quali sta lavorando il senatore Renzo Piano” e infine “una serie di interventi su tanti settori come le periferie e le case popolari che dovranno essere gestiti in modo diversificato”. Il premier ribadisce ancora una volta “il più ampio coinvolgimento delle forze politiche: continuo a dire ‘possiamo litigare su tutto ma per piacere non litighiamo su quello che riguarda il futuro dei nostri figli’”, conclude.

“SE NE ESCE CON UN FORTE SENSO DI COMUNITA’”. La ricostruzione post terremoto è “sempre problematica ma non sarà mai un fatto amministrativo”, serve “un forte senso delle comunità“, dice il premier Renzi. “Da un terremoto si esce se c’è uno spirito forte di comunità”, insiste.

ERRANI: “DECRETO ENTRO 3 OTTOBRE, RISARCIMENTI CHIARI”.  “Il decreto, che sarà approvato dal consiglio dei ministri non oltre il 2 o 3 ottobre proporrà, e questa è una scelta importante, un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto e dunque non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno dovremo discutere le quote per il risarcimento”. Lo dice il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, in conferenza stampa a palazzo Chigi insieme al premier Matteo Renzi e i governatori delle regioni interessate dal sisma di un mese fa. (DIRE)

Da redattoresociale


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