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XV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

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27 ottobre 2016 – 25 muharram 1438
Misericordia, diritti: presupposti per un dialogo costruttivo

Tutto è iniziato l’11 settembre del 2001, di cui nei giorni scorsi si è celebrato il quindicesimo anniversario. Quindici anni da quei tragici attentati di New York e Washington che furono usati per dare inizio a quella che oggi oramai tutti riconoscono essere la terza guerra mondiale, sia pure “a pezzi” (come la chiama papa Francesco).

Da allora il rumore della guerra è diventato una costante della vita delle nostre comunità e ha già provocato alcuni milioni di morti, decine di milioni di profughi e immense distruzioni.

Ma quei giorni furono usati anche per rilanciare il dialogo tra le religioni e l’impegno per la pace. Mentre veniva dispiegata la più grande macchina da guerra che la storia abbia mai registrato (comprendente anche i potenti media che hanno soffiato sul fuoco dell’odio, diffondendo l’idea della “guerra di religione”), dal basso, uomini e donne di pace, teologi, giornalisti, studiosi, associazioni, lanciarono con un appello l’idea di una Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che, da allora, è diventata un appuntamento fisso della nostra vita sociale, coinvolgendo singoli, comunità religiose, e istituzioni a tutti i livelli, dai comuni alla Presidenza della Repubblica.

Siamo così giunti alla nostra XV edizione, che si terrà, anche quest’anno, il prossimo 27 ottobre 2016, con un’iniziativa centrale a Roma e centinaia di iniziative in tantissimi comuni d’Italia. Il tema è: «Misericordia, diritti: presupposti per un dialogo costruttivo».

Negli ultimi anni abbiamo anche registrato un moltiplicarsi di iniziative di dialogo come reazione agli attentati che nel 2015 e 2016 sono avvenuti in alcuni paesi europei. Dal male può nascere il bene, come è accaduto a fine luglio dopo la brutale uccisione in Francia di padre Jacques Hamel. Dopo quell’omicidio, e grazie alle coraggiose prese di posizione di papa Francesco, appare sempre più evidente che la religione con la guerra in corso non c’entra nulla e che è sempre più necessario rafforzare il dialogo fra le religioni.

Invitiamo perciò tutti gli amici della pace a moltiplicare i loro sforzi e a dar vita, il prossimo 27 ottobre, a un gran numero di iniziative che mettano al centro i temi della “misericordia e dei diritti”, che sono i “presupposti per un dialogo costruttivo”.

Con un fraterno saluto di pace, shalom, salaam

Il Comitato Promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

(Roma 12/09/2016)

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