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Mostra del Cinema di Venezia. Tre italiani in concorso (forse troppi?)

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Ma la competizione sarà ravvivata da Malick, Larraín, Wenders- Le sezioni non competitive riserveranno qualche sorpresa?

 

“Piuma” di Roan Johnson, il documentario “Spira Mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni sono i tre film italiani che saranno in corsa per il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, in programma al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. È ciò che è stato annunciato   a Roma, nei giorni scorsi, durante la consueta conferenza stampa di presentazione del programma della  73a edizione.

La “buona novità”, ribadita dal presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, è che il “buco” di bilancio della manifestazione è stato coperto: il vergognoso cantiere interrotto, dove avrebbe dovuto sorgere il Nuovo palazzo del Cinema, a fianco del Casinò e a pochi metri dal vecchio palazzo del Cinema, ospiterà la nuova sezione non competitiva Cinema nel Giardino.

“Questi giorni” (fotogramma in basso), tratto dal romanzo inedito “Color betulla giovane” di Marta Bertini, è il decimo film di Piccioni che a Venezia ha già avuto riconoscimenti come le due coppie Volpi a Sandra Ceccarelli e Luigi Lo Cascio per “Luce dei miei occhi”. Qui si racconta la storia di un gruppo di ragazze di provincia in età universitaria, l’età in cui le scelte sul futuro si fanno pressanti, difficilmente rinviabili. Nel cast Margherita Buy, Maria Roveran, Marta Gastini, Caterina Le Caselle, Laura Adriani, Filippo Timi, Alessandro Averone, Mina Djukic. “Questi giorni” sarà distribuito in sala già dal 15 settembre.

“Piuma” invece è il quarto film di Roan Johnson e anche questa è una storia di ragazzi, anzi una coppia che dovrebbe studiare per gli esami di maturità e invece si ritrova alle prese con una gravidanza inattesa e con il mondo che inizia ad andare contromano. Nel cast Luigi Fedele e Blu Yoshimi.

“Spira Mirabilis” è un documentario che racconta l’immortalità attraverso i quattro elementi della natura: l’acqua, l’aria, la terra e il fuoco. La “spirale meravigliosa” è una sinfonia visiva, girata in quattro diversi luoghi del mondo e con quattro diverse storie protagoniste che raccontano e mostrano la tensione verso l’immortalità.

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Compresi i tre italiani, venti sono i titoli in concorso a Venezia 73. Tra questi l’atteso ritorno di Terrence Malick con il doc “Voyage of Time”, narrato da Brad Pitt e Cate Blanchett, il nuovo film “Les beaux jours d’Aranjuez” di Wim Wenders e “On the Milky Road” del serbo Emir Kusturica con la nostra Monica Bellucci.

Ma anche: “Jackie” del cileno Pablo Larraín, con Natalie Portman nei panni dell’ex first lady Jackie Kennedy; il dramma fantascientifico “Arrival” del canadese Denis Villeneuve con Amy Adams e Jeremy Renner; “The Light Between Oceans” di Derek Cianfrance, il regista statunitense di “Blue Valentine” e “Come un tuono”, con Michael Fassbender, Alicia Vikander e Rachel Weisz; “Une vie” del francese Stéphane Brizé, già autore de “La legge del mercato”, con Yolande Moreau in un adattamento del romanzo di Guy de Maupassant

A seguire la commedia nera horror “The Bad Batch” di Ana Lily Amirpour, regista statunitense di origini iraniane conosciuta per il suo primo lungometraggio di vampiri “A Girl Walks Home Alone at Night”; il film inaugurale del concorso   “La Land” di Damien Chazelle, musical con Emma Stone e Ryan Gosling. E ancora: “Nocturnal Animals” di Tom Ford, con Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Armie Hammer, Kim Basinger e Aaron Taylor-Johnson; il western thriller “Brimstone” dell’olandese Martin Koolhoven con Dakota Fanning e Guy Pearce; “Paradise” del maestro russo Andrei Konchalovsky, che torna a Venezia dopo aver vinto il Leone d’argento nel 2014 con “Le notti bianche di un postino”; il dramma ambientato poco dopo la prima guerra mondiale “Frantz” del francese François Ozon; la produzione franco-cilena “El Cristo ciego” di Christopher Murray; “La región salvaje” del messicano Amat Escalante; “The Woman Who Left” del filippino Lav Diaz; “El Ciudadano Ilustre” degli argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat.

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In corsa per l’Italia nella sezione Orizzonti due film e due corti, più una coproduzione. Per quanto riguarda i lungometraggi si tratta di “Liberami” di Federica Di Giacomo, che racconta gli esorcisti siciliani, e “Il più grande ” di Michele Vannucci, tratto da una storia vera. Nella sezione cortometraggi troviamo: “Stanza 52” di Maurizio Braucci, Colombi di Luca Ferri e infine, in coproduzione con la Corea del Sud, il corto di Giovanni Fumu “Good News”.

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L’Italia è presente anche fuori concorso. I primi due episodi della serie tv “The young pope” di Paolo Sorrentino saranno un evento speciale della Mostra del Cinema.

Altri due film sono presenti nella sezione non competitiva: “Tommaso” di Kim Rossi Stuart con lo stesso attore romano, Jasmine Trinca e Cristiana Capotondi, e “Monte” di Amir Naderi. Fuori concorso, nella categoria non-fiction, ci sono poi i documentari “Our War” di Bruno Chiaravallotti, Claudio Jampaglia e Benedetta Argentieri e “Assalto al cielo” di Francesco Munzi. Nella rassegna “Cinema nel giardino” sarà infine presentato l’ultimo film di Gabriele Muccino “L’estate addosso”, come il non appisolato ‘tormentone’ di Jovanotti. (ansa\panorama)


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