BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

La Lega ha perso nella sua roccaforte Varese. Ma nessuno ne parla…

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L’ultima tornata elettorale, con annessi ballottaggi, ha stravolto lo scenario politico e amministrativo di diverse città italiane, come nel caso di Roma e Torino dove ha vinto il Movimento 5 Stelle. Nel rumore delle consultazioni elettorali delle grandi città è passato quasi inosservato un dato storico alle amministrative lombarde: a Varese la Lega Nord ha clamorosamente perso la consultazione nella città che le ha dato i natali e che  governava da oltre vent’anni, contro Davide Galimberti. E se Matteo Salvini ha da subito bollato la sconfitta come dolorosa ma al tempo stesso “fisiologica” dopo tanti anni di governo, quello che è emerso è un cambio di scenario che consegna al Pd l’unico capoluogo lombardo ancora governato dal centrodestra.

Giampiero Infortuna (nella foto) classe 1989, è stato già consigliere di opposizione nella scorsa legislatura e a giugno è stato più suffragato di Roberto Maroni (che, ricordiamo, si è candidato in consiglio comunale. “È chiaro – racconta Infortuna- che la città provava una certa stanchezza dopo tanti anni di governo leghista, ma il risultato che abbiamo raggiunto è frutto di cinque anni di opposizione responsabile. Abbiamo cercato di porci in un’ottica di governo con proposte e mozioni che andassero aldilà della mera opposizione, in modo tale da dimostrare credibilità.”

Ma a quanto pare non è stato l’unico cavallo di battaglia. “Abbiamo lavorato molto sul radicamento sul territorio, con un gruppo giovane dai volti nuovi e propositivi con tanta voglia di fare e con una mission ben definita: ampliare gli orizzonti e inserire Varese in un contesto europeo. Una visione contemporanea rispetto alle barricate leghiste che andavano bene ai tempi di mani pulite ma che se non si fa i conti coi tempi rischiano di perdere di vista le esigenze dei cittadini, cullandosi sul consenso passato. La vittoria nei capoluoghi lombardi ha dimostrato che la politica non è fatta solo di numeri ma anche di saper scegliere le persone giuste”. Chissà se il modello porterà anche una vittoria del centrosinistra alle regionali del 2018. Nel frattempo, occhi puntati sull’esperimento varesino.

*Articolo21 – Lombardia


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