LONDRA – Se vincerà la Brexit e la Gran Bretagna uscirà dall’Unione Europea, ci sarà un crollo “precipitoso” della sterlina ben più consistente di quanto avvenne nel 1992, quando la valuta britannica abbandonò il Meccanismo di cambio europeo (Erm).
E’ quanto prevede il finanziere George Soros, che proprio nel 1992, era il 16 settembre, accumulò una fortuna scommettendo contro la sterlina, in quello che venne definito all”epoca il ”Mercoledì Nero”. In un intervento sul Guardian, il finanziere Usa di origine ungherese afferma che se nel referendum di giovedì prevarrà la Brexit “la settimana potrebbe terminare con un venerdì nero e con serie conseguenze per la gente comune”. Come nel 1992, afferma Soros, ci sarebbero enormi guadagni per quegli speculatori che hanno scommesso sull”uscita della Gran Bretagna dalla Ue, ma questo risultato renderebbe “considerevolmente più poveri la maggior parte degli elettori”. A differenza di quanto accadde dopo il mercoledì nero del 1992, Soros sottolinea che oggi c”è assai meno margine per un taglio dei tassi di interesse. Inoltre, il Regno Unito ha un deficit di bilancio assai più consistente di allora e le aziende che esportano non potrebbero sfruttare i vantaggi di una sterlina più debole a causa delle incertezze causate dall”uscita del Paese dalla Ue.
“Ci saranno conseguenze serie per l”economia e i posti di lavoro” (AdnKronos) – “La sterlina quasi certamente crollerà rapidamente”, afferma il finanziere. “Mi aspetto che la svalutazione sia maggiore e anche più dirompente del 15% che si verificò nel 1992, quando ebbi la fortuna di realizzare un consistente profitto per gli investitori del mio fondo alle spese della Banca d”Inghilterra e del governo britannico”, afferma Soros. Nei mesi che seguirono l”uscita del Regno Unito dall”Erm, i tassi di interesse furono abbassati dal 10% al 5,5%, alleviando il peso che gravava sui consumatori e sulle imprese. Tuttavia, con l”attuale costo del denaro allo 0,5%, Soros rileva che la Banca d”Inghilterra potrà fare ben poco per impedire che la Brexit provochi una recessione. L”uscita dalla Ue, secondo il finanziere, farebbe scivolare la sterlina verso la parità con la monte unica europea “un metodo per unirsi all”euro che nessuno in Gran Bretagna auspica”. “In troppi sono convinti che l”uscita (dalla Ue, ndr) non avrà effetti sulle loro finanze personali. Si tratta di un mero auspicio -scrive- Se la Gran Bretagna uscirà dalla Ue, ci sarà almeno un effetto immediato e chiaro che toccherà ogni famiglia: il valore della sterlina precipiterà. L”uscita dalla Ue avrebbe anche un impatto drammatico e immediato sui mercati finanziari, sugli investimenti, sui prezzi e sui posti di lavoro”, prevede Soros.