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FIRMA L’APPELLO per introdurre in Italia il reato di tortura

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Articolo21 raccoglie e rilancia l’appello di Fabio Anselmo, legale della famiglia Aldrovandi, e di altri casi simili per l’introduzione e il riconoscimento in Italia del reato di tortura.

Quando si parla di legge sulla tortura , pochi comprendono la reale portata del problema. La convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, firmata a New York il 10-12-1984, definisce come “tortura” qualsiasi atto mediante il quale sono intenzionalmente inflitti ad una persona dolore o sofferenze forti, fisiche o mentali, al fine segnatamente di ottenere da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o e’ sospettata di aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei o di intimorire o far pressione su una terza persona, o per qualsiasi altro motivo fondato su qualsiasi forma di discriminazione, qualora tale dolore o sofferenze siano inflitte da un agente della funzione pubblica o da ogni altra persona che agisca a titolo ufficiale, o su sua istigazione, o con il suo consenso espresso o tacito.
Questi atti di sofferenza e dolore che vengono inferti sulla persona affidata in custodia, sono puniti dal nostro codice da sanzioni lievi in quanto parametrate all’entità delle lesioni eventualmente provocate in danno della vittima che le subisce….

… Occorre mutare la nostra cultura e prendere atto che queste situazioni meritano tutt’altra considerazione rispetto a quella riservata loro dal nostro codice. Occorre adeguarsi al diritto internazionale che ci impone di adeguarci alle normative adottate da tutti gli altri paesi civili, punendo severamente questi comportamenti non solo perché eticamente scorretti ed intollerabili ma anche perché pericolosi per la tenuta democratica del nostro sistema giudiziario e per la stessa incolumità e vita delle persone coinvolte. L’Italia non solo e’ considerata inadempiente all’ obbligo

giuridico internazionale consistente nella adozione del reato di tortura, masi e’ esplicitamente rifiutata di adottarlo respingendo le formali raccomandazioni ONU a Lei rivolte.
Non sarebbe ora che tutti ci chiedessimo perche’?


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