La notizia che fa tremare l’antimafia e che fa brindare i mafiosi e non solo
“Pino Maniaci indagato perché avrebbe ammorbidito l’attenzione sul lavoro dei sindaci di Partinico e Borgetto in cambio di soldi e di posti di lavoro” con tanto di ordinanza, confermata dal G.I.P. lo stesso che l’ha emessa, di divieto di dimora nelle provincie di Palermo e di Trapani.
L’operazione delle forze dell’ordine ha definito alcuni contorni della vicenda e ha mostrato anche altri elementi che pur non avendo rilevanza penale offrono uno spaccato assai diverso dalla verità “pubblica” a cui siamo stati abituati. Non ci soffermeremo sugli aspetti relativi alla presunta estorsione che sono di competenza della magistratura, consapevoli che il tempo ci aiuterà a chiarire una vicenda dolorosissima e triste, da qualunque parte la si guardi.
Intanto una piccola considerazione l’abbiamo fatta, e abituati alle estorsioni che piegano in due l’economia siciliana, facendola arretrare ai minimi storici rispetto al resto del mondo, ci viene difficile immaginare il peggior estorsore, o migliore scegliete voi, che “mediante violenza o minaccia” costringa un sindaco a sborsargli 366 euro più 100 di arretrati, una somma un po’ esigua. Il nostro ragionamento critico, non lanciandosi in considerazioni affrettate, in attesa di eventuali altri risvolti della vicenda, non esclude che quella somma possa essere stata pagata dal sindaco per la pubblicità. Un’ipotesi o una speranza, fate voi.
Ma andiamo avanti: dal video fornito dai Carabinieri, tra le altre cose si evince come il patron di Telejato sospettasse chi ha ucciso Billy e Cherie. Lui risponde: “Ho fatto la cazzata di dire minchiate per farmi bello con una donna. Le ho detto così perché volevo che si sentisse in colpa. Per farle capire che la potevo proteggere. E ho fatto una cazzata. La mia denuncia è contro ignoti, infatti”.E noi possiamo scegliere di crederci o meno ma sempre non distaccandoci troppo da quel ragionamento critico e razionale, anche se, lo confessiamo, in tal caso è ancora più difficile perché ancora sentiamo il sapore salato di quelle lacrime per quei due poveri cani impiccati. Ma rimaniamo comunque in attesa di sapere, quali sono i risvolti delle indagini, perché siamo certi che siano state fatte, anche con riguardo a quell’uomo accusato da Pino nella telefonata di aver commesso questo scempio. Ovviamente, rimangono molti i punti interrogativi su questa vicenda e forse anche in tal caso è giusto ponderare e non spingersi in giudizi affrettati, considerato che non spetta a noi, ma a chi sta conducendo le indagini, fornire risposte.
Ora come ora, tutta l’attenzione catalizzata attorno al personaggio Maniaci fa riflettere e fa paura. Allo stato dell’arte, rimane l’amarezza della storia di un uomo che prima ha regalato speranza e fiducia e poi ha gettato tutti nello sconforto e nell’incredulità, forse solo per farsi bello agli occhi di una donna. Insomma sono cose non da eroi ma da uomini. E senza voler giustificare nessuno, non è il caso di aprire la parentesi su cosa sono capaci di dire gli uomini al telefono, durante conversazioni private, per carpire l’attenzione di una donna.
E ce lo ha ricordato Pif: “Quelli che si sono messi in gioco, magari non sono dei santi, avranno tutti i difetti di questo mondo. Perché siamo schifosamente umani. Ma i difetti di una persona non possono essere un alibi per non fare un’emerita minchia… E nel frattempo la mafia ci ride sopra”.
Ma in tutto questo frastuono di donne, paroloni, parolacce, presunte minacce, minchiate e pettegolezzi vari ed eventuali alcuni giornalisti, nella gara per trovare il prossimo scoop più avvincente, si sono dimenticati di scrivere che Telejato non è solo Pino Maniaci ma e anche Letizia, Gianni, Simona e tutti noi ragazzi di Telejunior a cui la vera storia della legalità, una legalità spuria da utopie e completamente gratuita, quell’idea che al mafioso va riconosciuto il solo titolo di pezzo di merda, senza paura, con gli occhi dritti verso la telecamera, ci è stata trasmessa durante quelle calde estati a Partinico, proprio da quell’uomo, da quel Pino Maniaci, che mostro cattivo oggi e eroe dei nostri tempi ieri, con il suo modo di esprimersi da sempre irruento e indisponente per molti, comunque si sia sempre speso a 360° e forse ora sta pagando il conto più gli interessi.
Vogliamo dire a chi legge che è dai giovani che parte il cambiamento, o almeno così spesso si sente dire, e visto che a noi di Telejunior la volontà di cambiare le cose non manca vi diciamo, anche se non ce lo avete chiesto, che siamo pronti a difendere il lavoro fatto insieme e tutte le inchieste portate avanti negli anni da Telejato e siamo sempre lì con Letizia, donna forte che non è arretrata di un centimetro ma come al suo solito, con la dolcezza dei suoi modi e l’esperienza del mestiere, manda in onda “l’odierna edizione di Telejato Notizie” a ricordare a tutti, anche a quelli che hanno puntato il dito, che tutti siamo importanti e nessuno è indispensabile. Telejunior sono le centinaia di giovani che sono passati da quella piccola redazione ma anche e soprattutto quegli amici che proprio lì, hanno collaborato assieme, sempre uniti, come oggi, credendo fermamente che per questa terra “bella e maledetta” possa esserci ancora una speranza, e tutto questo grazie a te Pino. Perché in questi anni sei riuscito a costruire cose di una bellezza rara.
E nessuno si può permettere di metterlo in dubbio o di distruggerle, perché per noi “Telejato è casa”. Telejato, come mi ricorda in un vecchio articolo l’amico Ivano, è palestra di vita, è un presidio di legalità e di libertà, perché le vicende che “sporcano” il nome o la credibilità di Pino Maniaci non vanno estese all’attività di Telejato perché in tal modo si commetterebbe una grave ingiustizia e un danno irreparabile per noi persone oneste.
Oggi Telejato va avanti, o almeno prova ad andare avanti così come fa da molti anni a questa parte, con difficoltà raddoppiate perché mancano i fondi e continuano ad aggiungersi novità poco incoraggianti. Dicevano gli antichi si prosegue a “pani e alivi” tra una querela e una bolletta della luce da pagare, quelle non mancano mai, consapevoli che anche in silenzio, molti guardano a quella TV tanto strana quanto vera. Telejato arranca ma non molla insieme all’amico Salvo Vitale che è rimasto lì, a rispondere alle domande e a dare l’esempio di chi sa come va il mondo. Almeno fin quando c’è passione e coraggio. Per favore non facciamo tramontare questo locus amenus, forse unico spunto per noi giovani per non emigrare.
I ragazzi, le ragazze di Telejato e Telejunior