Il parlamento greco approva le riforme del sistema pensionistico e fiscale, segnali di malcontento
ATENE – Il Parlamento greco ha votato tagli alle pensioni e nuove imposte sul reddito, nonostante le proteste sfociate negli scontri con la polizia nelle strade di Atene tra chi si oppone alle nuove misure di austerità. Il primo ministro Alexis Tsipras ha sottolineato che il sistema pensionistico “non può sopravvivere senza una riforma di vasta portata”. Tutti i 153 membri della sua coalizione hanno votato per il pacchetto, scelta obbligata per ricevere gli aiuti economici dai creditori internazionali. Oggi i ministri delle finanze della zona euro si incontreranno per discutere dei negoziati con la martoriata Grecia. Le nuove norme approvate dal governo porteranno la Grecia ad una riduzione del debito netto di 3,6 miliardi di euro, una condizione richiesta dai creditori internazionali per varare la prossima tranche di aiuti. Intanto la Grecia si appresta a varare nelle prossime settimane altri 1,8 miliardi di euro di aumenti delle imposte indirette.
“Rimetteremo in piedi la Grecia a tutti i costi”, ha detto Alexis Tsipras che difende le nuove misure di austerità. “Per la prima volta l’accordo, per quanto duro, può essere applicato”, ha concluso il premier greco. Mentre in Parlamento si discuteva il pacchetto, con il leader del partito dell’opposizione, Nea Dimokratiza, Kyriakos Mitsotakis, che ha chiesto le dimissioni di Tsipras, all’esterno circa 20mila persone hanno partecipato ad una manifestazione pacifica, durante la quale però sono scoppiati degli scontri con dimostranti che hanno lanciato molotov ed altri oggetti contro la polizia a piazza Syntagma, provocando la risposta degli agenti che hanno usato i lacrimogeni. Uno dei dimostranti ha detto che la riforma passata ieri è “la pietra tombale al sistema pensionistico che conosciamo”.