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Merkel oggi in Turchia. Niente visita alle città curde sotto assedio?

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Oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel visiterà il sud della Turchia. Sarà a Gaziantep, dove vivono molti rifugiati siriani, a soli 50 chilometri da Kilis, città che ospita un enorme campo profughi. Quei campi profughi, sul confine tra Siria e Turchia, per cui l’Unione Europea tre settimane fa ha siglato un accordo da 6 miliardi di euro con Ankara con l’obiettivo di fermare il flusso di migranti diretti in Europa.
Mi chiedo come sia possibile per la Cancelliera evitare di visitare anche quelle città curde sotto coprifuoco da mesi e bombardate dall’esercito turco. Oggi il partito filo-curdo Hdp ha reso noto un Rapporto in cui afferma che da luglio sono stati uccisi 868 civili, di cui 1092 bambini e 99 donne. Le centinaia di civili ammazzati dallo Stato turco – con l’obiettivo dichiarato di “scovare terroristi del Pkk” – così come i cronisti arrestati e minacciati in Kurdistan, sono al centro non solo delle denunce di Amnesty, di Reporters sans frontière e di Giuristi Democratici, ma anche del dossier stilato dall’Europa sulla Turchia in vista di un ipotetico ingresso. In questo dossier si evidenzia la costante violazione dei diritti umani. L’Europa, prima di renderlo pubblico, ha atteso il risultato elettorale di novembre che ha visto il partito del Capo dello Stato Erdogan conquistarsi la maggioranza assoluta. Forse ora per la Cancelliera – che la scorsa settimana ha autorizzato un’inchiesta contro un comico che ha letto alla tv tedesca un poema volgare sul Presidente turco – è arrivato il momento di chiedere un impegno serio al suo fedele alleato.


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