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Rai, perchè Articolo21 ha accolto le candidature di Colombo e Tobagi

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Tante le mail giunte al sito di Articolo21 in questi giorni all’indomani delle indicazioni di Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi per il cda Rai. Messaggi di condivisione (la gran parte) ma anche di critica e perplessità sulla scelta. Dubbi sui nomi più che sul metodo. Facciamo un pò di chiarezza: abbiamo criticato duramente la posizione del Partito Democratico sulle Authority: la mancanza di un confronto pubblico sulle nomine e la sostanziale indifferenza nei confronti di chi tra le associazioni (Open Media Coalition, Agorà digitale, Move OnArticolo21 ed altre) con un percorso trasparente e plurale aveva raccolto candidature ed autocandidature di alto profilo e svincolate dal rapporto con governi, partiti, interessi particolari. La decisione del Pd di procedere “alla vecchia maniera” su Agcom e Garante Privacy non ci è piaciuta e non abbiamo avuto alcuna remora nel ribadirlo.

Al contrario abbiamo accolto positivamente la lettera con la quale il segretario Pd Bersani ha invitato le associazioni (“Se non ora quando”, “Libera”, “Libertà e Giustizia” e il “Comitato per la libertà di informazione” – di cui Articolo21 è parte integrante) a proporre due nominativi che si sarebbe impegnato a votare. Non sappiamo se questo gesto sia conseguente a un “pentimento” per la decisione precedente. Quello che invece sicuramente sappiamo è che questa lettera rispecchia lo spirito di tante organizzazioni che hanno chiesto in questi mesi un netta discontinuità nella scelta del gruppo dirigente del servizio pubblico: non più nomine decise dai partiti ma indicate dalla società civile.

Articolo21, già da alcune settimane, aveva aperto uno spazio ai candidati, chiedendo ai propri lettori di proporre nomi o di autoproporsi. I requisiti: un curriculum di tutto rispetto e una sensibilità spiccata per la libertà di informazione. Contro tutti i conflitti di interesse.
Tra forum, mail e sondaggi è partita una campagna molto partecipata. Al presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli Articolo21 ha consegnato tre curricula: quelli di Tana De Zulueta, Roberto Mastroianni e Lorella Zanardo. Due donne e un uomo di grande professionalità ed esperienza, pur in ambiti diversi e con competenze assodate ed apprezzate nel mondo dell’informazione. Erano i nostri candidati e con questi nomi ci siamo presentati (Tommaso Fulfaro segretario nazionale di Articolo21 e il sottoscritto in qualità di direttore del  giornale on line) all’incontro con il Comitato per la libertà di Informazione che riunisce decine di organizzazioni. Da quella riunione sono scaturiti altri nomi. Successivamente il Comitato per la libertà d’informazione, autorevolmente rappresentato da Fulvio Fammoni si è incontrato con le altre  sigle. E da queste tre organizzazioni sono stati avanzati i nomi di Gherardo Colombo (“Libera”) e Benedetta Tobagi (“Se non ora quando” e “Libertà e Giustizia”)

A questo punto abbiamo scelto di ritirare le nostre indicazioni di De Zulueta, Mastroianni e Zanardo. Avremmo potuto puntare i piedi ma correndo il rischio di far saltare il tavolo e vanificare questa importante opportunità. E per questo abbiamo ritenuto giusto arrivare ad una decisione condivisa, democratica.

Colombo e Tobagi. Esperienza e professionalità in ambiti diversi. Le loro battaglie per la giustizia, la trasparenza, la libertà di informazione, e la difesa della Costituzione, l’avversione ad ogni forma di censura, bavaglio ed esclusione politica e sociale sono le ragioni principali della nostra scelta che non è affatto un compromesso a ribasso ma una promessa di discontinuità.


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