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Michele Franculli: il Pittore del cinema italiano ci ha lasciato

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Un uomo piccolo, silenzioso, riservato, gentile, modesto, ma con un forte senso dell’arte e con grosse capacità artistiche. Un pittore di scenografie da ammirare ed invidiare per le sue capacità artistiche e interpretative. L’ho conosciuto molti anni fa e abbiamo insieme lavorato realizzando molti film, un pittore che seguiva e interpretava magistralmente le indicazioni di uno scenografo dando quel tocco in più, quel sapore in più che rendeva il suo lavoro impeccabile. Lo ricordo in un film di Luciano Odorisio “I guardiani delle nuvole”. Un film faticoso, difficile ma sempre pronto a realizzare con ottimi risultati il suo operato.

Michele Franculli, nato a Palazzo San Gervasio, il 18 giugno del 1935, in provincia di Potenza, viveva a Veroli. Tra i vari incarichi avuti, è stato responsabile del reparto di Pittura di Cinecittà 3. Fra i suoi lavori più importanti vorrei ricordare: “Cleopatra” di J. L. Mankiewicz, “Caccia alla Volpe” di V. De Sica, “La Bisbetica Domata” di Franco Zeffirelli, “Medea” di P.P. Pasolini, “Caligola” di T. Brass e altri. Ha lavorato per la televisione impegnandosi nella sua attività in “Leonardo Da Vinci”, La Vita di Giuseppe Verdi” e “Il Furto della Gioconda” di Renato Castellani. “Cosimo De Medici”, “Pascal”, “Cartesio” di Roberto Rossellini. “L’Orlando Furioso” di Luca Ronconi, “Puccini” e “Lulù” di Sandro Bolchi. Per l’intrattenimento televisivo ricordo “Studio Uno”, “Fantastico”, “Domenica In”, “Bim Bum Bam”, “Guazzabuglia”, “I Fatti Vostri”. Dal 1970 al 1980 ha lavorato a “Commedie” di Eduardo Scarpetta e di Eduardo Di Filippo. Poi al “Bagaglino” con Pier Francesco Pingitore. E per finire a “Buona Domenica”, al Festival di Sanremo” e “Ciao Darwin” popolari trasmissioni televisive seguite da numeroso pubblico. Tanti sono da ricordare “I quadri di Michele”, per la loro capacità di dare rilevanza alla cultura contadina. I lavori dell’artista Franculli “ è da esempio per la nuova generazione che vuole intraprendere un lavoro artistico nello spettacolo.

Lo ringrazio per la sua disponibilità che lo distingueva e per quello che la sua esperienza mi ha passato nel vederlo lavorare. Mi unisco al dolore della famiglia e abbraccio affettuosamente il figlio Gianluca augurandogli un ottimo lavoro artistico.


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