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Caso Regeni a una svolta. Sotto tiro il generale Khaled Shalaby

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ROMA – Arrivano oggi a Roma gli investigatori egiziani per far luce sul caso Regeni. Ma questa volta sembra ci sia una vera e propria svolta.

Infatti, dopo le improbabili verità perpetrate dal governo egiziano sull’uccisione del ricercatore italiano, imputate a gang criminali di vario genere, oggi spunterebbe il braccio violento del regime. E stando al vociferio di sottofondo e ai giornali egiziani sembra che sul banco degli imputati potrebbe salire il generale Khaled Shalaby, l’alto ufficiale della sicurezza nazionale incaricato del caso Regeni già condannato nel 2003 da un tribunale di Alessandria per aver torturato a morte un uomo e falsificato i rapporti della polizia. Un episodio che all’epoca non ebbe nessuno effetto sul generale visto che è stato poi reintegrato e la sentenza sospesa. Sarà da vedere se questa versione sarà supportata dal faldone di oltre 2mila pagine che gli inquirenti egiziani consegneranno agli omologhi italiani. Sta di fatto che questa situazione sta creando degli attriti molto forti a livello diplomatico che potrebbero di fatto isolare l’Egitto. Ma non solo. Il caso Regeni sta in qualche modo innescando anche una protesta interna tra gli stessi giovani egiziani molti dei quali hanno dovuto fare i conti con la repressione di regime. Insomma, questa volta l’ora della verità potrebbe essere davvero vicina. 

Da dazebao


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