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Udienza Vatileaks, anche Fnsi e Usigrai al presidio a sostegno dei giornalisti Nuzzi e Fittipaldi

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“In nessun Paese che si dica democratico e civile si possono mettere a processo i giornalisti con l’accusa di aver svolto il loro dovere. Trovare, verificare e far conoscere ai cittadini fatti e notizie di pubblico interesse e di rilevanza sociale, come quelli raccontati dai colleghi Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, significa fare cronaca e questo per i giornalisti è un dovere, oltre che un diritto”. Lo affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani.

“Il diritto di cronaca – proseguono – non si può mettere sotto processo, né si può minare, in Italia o altrove, il diritto dei cittadini ad essere informati intimidendo i cronisti con la minaccia della reclusione. È pertanto opportuno che anche i giudici vaticani, pur non essendo lo Stato Vaticano membro del Consiglio d’Europa, si rifacciano ai principi in tema di libertà di stampa sanciti dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo. Per questo, mercoledì 6 aprile alle 10, in concomitanza con la nuova udienza del procedimento che li vede imputati, Fnsi e Usigrai saranno all’ingresso dell’aula del tribunale vaticano, lungo le mura vaticane fuori dalla Porta del Perugino, al presidio, organizzato insieme con Articolo21 e l’Usigrai, e con l’adesione del comitato “No Bavaglio”, a sostegno dei giornalisti Nuzzi e Fittipaldi, per chiedere che la Procura vaticana ritiri le accuse nei loro confronti e per ribadire ancora una volta il nostro ‘No’ a qualunque tentativo di imporre il bavaglio alla libera informazione”.


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