Migranti: Save the Children, la Giornata della Memoria delle vittime dell’immigrazione si traduca in impegno concreto di accoglienza per l’Europa

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“Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’istituzione del 3 ottobre come Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione approvata oggi dal Senato, che assume un significato simbolico perché votata alla vigilia di un vertice europeo di grande valenza, dal quale attendiamo una risposta concreta all’emergenza umanitaria in atto,” commenta così Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti, la notizia dell’approvazione al Senato.

Il 3 ottobre del 2013, almeno 368 migranti persero la vita e molti altri furono dichiarati dispersi in un tragico naufragio a largo di Lampedusa, una delle pagine più nere nella storia della migrazione nel nostro Paese. La richiesta di istituire una giornata della memoria e dell’accoglienza è stata promossa dal Comitato 3 ottobre, iniziativa alla quale Save the Children ha aderito e che ha supportato fin dagli esordi.

Da quel tragico giorno, l’Italia ha assunto un forte impegno nel salvataggio delle vite umane. “Ciononostante, ancora molto rimane da fare,” prosegue Milano. “Il dramma dei migranti continua a perpetrarsi davanti ai nostri occhi, dentro ai confini europei. Non possiamo ignorare le ripetute violazioni dei diritti umani e la chiusura arbitraria delle frontiere, che provocano grande sofferenza e deprivazione per i migranti, e le morti in mare, che rimangono purtroppo una terribile realtà all’ordine del giorno. Solo ponendo fine al susseguirsi di questi tragici eventi con politiche adeguate di accoglienza a livello europeo si coglierebbe davvero il senso più profondo di questa Giornata.”


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