BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Diremo anche noi che “siamo tutti Giulio Regeni?”

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Per capire la morte di Giulio Regeni bisogna capire quella  di Kaled Said.  6 giugno 2010.Egitto, città di Alessandria. Il ventottenne Kaled Said sale al secondo piano di uno stabile cittadino, va a sedersi in un cyber cafe. Beve una birra. All’improvviso arrivano due agenti, o poliziotti. Sbattono violentemente la testa del giovane sul tavolino, lo trascinano fuori, gli fracassano il cranio, lo soffocano, lo gettano in un fosso.

Si operano due arresti, ma non basta a convincere gli egiziani. La storia di Kaled Said colpisce gli egiziani, nasce il famoso  “siamo tutti Kaled Said”.
A Giulio Regeni è accaduto lo stesso, perché nell’Egitto del nuovo Faraone molti seguono i metodi del suo precedessore. Non è il nuovo Faraone ad avere inventato i test di verginità?

Ecco dunque l’amaro, dolorosissimo caso di Giulio. La sua vicenda colpirà anche noi? Diremo anche noi che “siamo tutti Giulio Regeni?”. Cercheremo di far capire ai nostri governi che è investendo sulla cultura del vivere insieme e non sui despoti che si sconfigge il nemico perfetto per troppi?
Ci vorrebbe la presenza di grandi appassionati del vivere insieme e quindi nemici dell’odio e del dispotismo  per mobilitare le nostre coscienze di cittadini del Mediterraneo. Come padre Paolo Dall’oglio, che  guarda caso, qualcuno ha ritenuto di fermare in un plumbeo silenzio. Ma un esempio resta, e va seguito.
E proprio oggi ricorre il decisivo e poco citato anniversario della morte di un altro prete che seguiva quella strada. Don Andrea Santoro. Si era espresso per l’ingresso della Turchia in Europa, dieci anni fa, anni in cui quella strada decisiva era davvero possibile: qualcuno ritenne che era troppo scomodo, poteva davvero favorire la sconfitta di nazionalismi ciechi e fanatici. E lo uccise.  Loro hanno pagato caro, certo, perché imboccare le strade giuste costa. Ma ci hanno spiegato che non ci sono scorciatoie. C’E’ SOLO L’ INVESTIRE, POLITICO, CULTURALE E ECONOMICO  SUL VIVERE INSIEME.


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