Dopo l’imballaggio delle statue, c’è chi – come il deputato Michele Anzaldi – vorrebbe coprire le vergogne del governo Renzi, illustrate dal conduttore di Ballarò, Massimo Giannini. Reo di aver ricordato i legami emersi tra la vicenda della Banca Etruria e la ministra Boschi. Il penoso riflesso offensivo dell’ “onorevole” del PD – che invoca le pubbliche scuse del conduttore – fa capire come la nuova Rai, appena riformata, sia ancora pesantemente infiltrata dai partiti. Che pretendono – come sempre – di censurare i giornalisti che vigilano sul potere.
Da giorni siamo molestati dalla notizia che il canone quest’anno non si pagherà più a gennaio. Come cittadini e utenti ne vorremmo ascoltare un’altra: da quest’anno i partiti non condizioneranno più le notizie, ma questa novità – promessa dal PD ai tempi dell’editto bulgaro di Berlusconi – non arriva.
Freccero – autorevole consigliere della Rai – commenta il caso Ballarò dichiarando la propria vergogna per aver votato PD. Speriamo che anche Anzaldi si vergogni per il suo gesto di bullismo politico contro la libera informazione della televisione pubblica. Ma la vergogna è un effetto dell’onorabilità, sentimento sconosciuto ai prepotenti.
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