Perché partecipare al Premio Roberto Morrione? Risponde Giuseppe Giulietti, presidente della giuria e presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, in una lettera a tutti gli under 31 che in questi giorni stanno preparando la propria candidatura al bando della quinta edizione (c’è tempo fino al 27 gennaio 2016!)
Perchè partecipare?
Perché, in poco tempo, ha conquistato una sua originalità, perché ha l’ambizione di riportare l’attenzione mediatica sulle inchieste, quel genere nel quale si cerca di andare oltre la cronaca, di scendere nelle profondità di una storia, di cogliere quello che spesso non si vede, non si sente, oppure non si vuole vedere e sentire.
Il premio dedicato a Roberto Morrione non é una delle tante occasioni per ritrovarsi e scambiarsi riconoscimenti tra “Giornalisti con il tesserino”, al contrario vuole essere ed é un momento per ragionare sulla professione come dovere etico e civico, sulla qualità e ladignitá del prodotto, sulla capacità di fornire a chi legge, vede o ascolta, gli strumenti per orientarsi, per trovare possibili chiavi di lettura, per stimolare curiosità, per tenere sempre aperto l’orizzonte del pensiero critico, senza il quale non può esistere la libera informazione e neppure l’ordinamento democratico.
Questo, per altro, era il vero tratto distintivo di Roberto Morrione, che non si accontentava mai, che voleva sottoporre a verifica anche il cappuccino del mattino, che osava “illuminare”, insieme ai suoi collaboratori e collaboratrici, anche gli angoli più bui: dalle trame dei servizi deviati alla loggia P2, dal traffico d’armi al terrorismo, dal malaffare alle piste mafiose.
Non a caso quando smise i panni del direttore di RaiNews, decise di buttarsi nel l’impegno diLiberainformazione, vicino a Don Ciotti e diventó il “Maestro” di decine e decine di giovani giornalisti, con o senza tesserino, ma desiderosi di imparare, di mettersi a ricercare e a scrivere, di dedicarsi a questa esperienza come parte di una più generale battaglia per affermare i valori della legalitá e della giustizia.
Sino all’ultimo giorno ha lavorato con loro, ha sostenuto tutte le battaglie di Libera e di Articolo 21, un’altra delle sue creature, luogo di incontro tra persone diverse e distanti per scelte politiche, religiose, professionali, ma unite da un insopprimibile amore per la Costituzione e per la libera circolazione delle idee e delle opinioni, anche le più radicali ed urticanti perché in contrasto con il cosiddetto” Spirito dei tempi”.
Il premio affonda le sue radici in questa storia individuale e collettiva. Vuole essere un ponte tra la memoria, intesa in modo dinamico e fecondo, ed il futuro, in una sorta di staffetta generazionale, ma seguendo le impronte comuni, non disperdendo le radici della passione civile. Questo concorso consegna ai vincitori il premio più ambito per chi vuole comunicare: la possibilità di realizzare il progetto con giornalisti “Tutor” che hanno scelto di mettersi a disposizione di chi vuole provare a dare forma al suo sogno.
Quel progetto, altra originalità del premio Morrione, sarà visto da centinaia di migliaia di persone, grazie all’impegno della Rai e di Rainews a trasmettere i migliori filmati.
Proprio in questi giorni la trasmissione di Riccardo Iacona, Presa Diretta, ha dedicato un’inchiesta al tema dei fondi all’agricoltura, lo stesso dell’opera “Fondi rubati al l’agricoltura” che ha vinto a settembre l’ultima edizione del Premio Morrione e che ha suscitato interesse, attenzione, denunce, in Europa e in Italia. I giovani e telentuosi autori, contattati dalla redazione di Presa diretta, hanno deciso di mettere a loro disposizione il lavoro investigativo svolto.
Il miglior riconoscimento non solo per gli autori, ma per chi, da sempre, ha creduto in questa avventura, a cominciare da Mara Filippi Morrione, compagna di vita e di valori, e dalle amiche e dagli amici di Roberto, che hanno dato vita all’Associazione che porta il suo nome e che é presieduta da Giovanni Celsi.
Siamo sicuri che, anche in questa edizione, non mancheranno autori e proposte capaci di farci conoscere mondi, storie, tematiche altrove cancellate od oscurate, e tutto questo sarebbe piaciuto moltissimo al ” Giornalista con il baffo”.
Fonte: Associazione Amici di Roberto Morrione