L’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale della vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sentita una relazione del Presidente, sen. Sergio Zavoli, ha indicato il 21 giugno, come prima data utile, per la votazione dei 7 componenti del CdA RAI di propria competenza. La decisione risponde all’esigenza di assicurare ai singoli commissari un ulteriore tempo per esaminare i numerosi curricula sulla base della loro corrispondenza ai requisiti di legge. A tale scopo il Presidente ha fatto la proposta, accolta da tutti i Gruppi, di fissare una nuova scadenza per l’invio dei curricula a lunedi’ 18 giugno alle ore 21. “Voglio augurarmi che questo adempimento – ha dichiarato il senatore Zavoli – contribuisca a creare le condizioni per risolvere, nell’attuale congiuntura che investe la RAI, una questione che incide sulla vita civile e culturale della nostra democrazia repubblicana”.
Alla commissione sono arrivati finora 36 curricula, soprattutto di candidati legati nel presente o nel passato alla Rai o professori universitari. Ci sono tra gli altri quelli di Massimo Liofredi, Michele Santoro, Carlo Freccero, Franco Scaglia, Marco Marsili, Rubens Esposito, Carlo Rienzi, Renato Parascandalo, Sabino Acquaviva, Luciano Canfora, Giovanni Sabbatucci. I curricula sono gia’ a disposizione dei parlamentari.
“Andate avanti, fate presto” scrive in una nota l’esecutivo nazionale dell’Usigrai. “Se il puzzle dei vertici aziendali che alla fine si comporra’ raffigurera’ una Rai modellata come se la Gasparri fosse stata di fatto superata, sara’ comunque un buon passo avanti in attesa della riforma di diritto, che comunque dovra’ esser realizzata, introducendo nel dibattito che dovra’ farla scaturire le altre questioni che da tempo poniamo: la certezza di risorse in presenza di una consistente evasione del canone e la natura giuridica della Rai. Non torniamo su qualche forzatura, seppur ostentata, del presidente del Consiglio, ma rinnoviamo la richiesta di poter conoscere quale ruolo e quale missione di servizio pubblico s’intendono affidare alla Rai per i prossimi anni – scrivono i sindacalisti – Noi non riteniamo di proporre alcun curriculum di potenziale consigliere di amministrazione, ma al presidente Zavoli invieremo il Manifesto in difesa del servizio pubblico sottoscritto finora da oltre 300 personalita’ della cultura e della societa’. I profili di indipendenza e competenza che il premier Monti ha garantito nelle scelte per la presidenza e la direzione generale (certo con la propria impronta personale e culturale) andranno accompagnati da opportuna sintonia in commissione parlamentare di vigilanza, che speriamo sia molto di piu’ di un seggio, diventando luogo di discussione, dibattito, di ricerca di soluzioni alte. Qualche competenza piu’ specifica nel Cda non guasterebbe, ma lo sforzo che chiediamo, anche dopo aver incontrato i cittadini di buona parte del Paese nelle 13 tappe dell’iniziativa ‘Riprendiamoci la Rai’, e’ quello di non ripetere l’inaccettabile spartizione avvenuta per le Authority, ma di considerare la Rai un bene comune dei cittadini, che ha bisogno di capacita’ professionali e intellettuali, autorevolezza e autonomia”.
Il 30 maggio scorso Articolo21 ha consegnato al presidente della Camera Fini i curricula di 11 candidati per l’Agcom (Fulvio Ananasso, Sergio Bellucci, Francesco Beltrami, Stefano Cuppi, Marco Gambaro, Roberto Mastroianni, Gianni Orlandi, Antonio Perrucci, Claudio Petruccioli, Stefano Quintarelli, Tana De Zulueta) e per la Presidenza Rai (Lorella Zanardo).
Il 4 giugno Articolo21 ha consegnato inoltre al senatore Zavoli, presidente della Vigilanza i curricula di Tana De Zulueta, Roberto Mastroianni e Lorella Zanardo.
Speriamo che questa volta almeno li leggano prima di votare.