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Campidoglio, la folle giostra degli equivoci. Pd in confusione dice e disdice. Azuni (Sel): “Fondamentale il passaggio in Aula”

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Una giornata di tira e molla quella di lunedì sul Colle Capitolino. Dopo la manifestazione che domenica ha portato in piazza del Campidoglio tremila sostenitori del sindaco dimissionario Ignazio Marino, è continuato il gioco delle parti, tra ampi spezzoni della ex maggioranza. Mentre Sel cerca di ricucire lo strappo, tra mille problemi, con il vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Azuni che chiede il passaggio istituzionale del sindaco in Aula, il Pd, o meglio una parte non trascurabile dei suoi militanti cerca prudentemente di ragionare. Il vertice burocratico del partito getta la spugna e chiude a qualsiasi ricomposizione del quadro politico uscito dalle elezioni che hanno cacciato le destre dal Campidoglio.

Equivoca la nota del Gruppo del Pd in Campidoglio

Equivoca, e per certi aspetti incomprensibile la nota uscita dal vertice del Pd e siglata dai consiglieri comunali di quel partito: “A seguito della riunione del gruppo capitolino del Partito Democratico, tenutasi presso la sede dei gruppi di Via del Tritone, ribadiamo con grande nettezza che il gruppo consiliare e il Partito Democratico sono tutt’uno nel giudicare l’amministrazione Marino. In questi due anni abbiamo garantito alla città un lavoro costante nell’Aula e nei territori. Mai come in questi giorni il Gruppo del Pd è stato unito, coeso e al servizio di quell’opera di ricostruzione di cui la città ha realmente bisogno”. Poi le firme: Valeria Baglio, Erica Battaglia, Orlando Corsetti, Athos De Luca, Michela Di Biase, Cecilia Fannunza, Alfredo Ferrari, Valentina Grippo, Liliana Mannocchi, Dario Nanni, Marco Palumbo, Fabrizio Panecaldo, Gianni Paris, Laura Pastore, Ilaria Piccolo, Maurizio Policastro, Antonio Stampete, Giulia Tempesta, Daniela Tiburzi. C’è infine una postilla: “La posizione assunta dal Pd nazionale e da tutti noi non è mai cambiata rispetto al 12 ottobre, giorno in cui il sindaco ha presentato le sue dimissioni. Null’altro c’è da ribadire se non che ogni futura decisione sarà condivisa e concordata con il Partito di cui facciamo parte e di cui fanno parte gli eletti a tutti i livelli”. In buona sostanza, se si seguono queste considerazioni, lo ripetiamo, assolutamente equivoche, non c’è sale da aggiungere al dibattito politico. Una posizione decisamente poco responsabile, timorosa, quasi una fuga di fronte agli impegni ed alle responsabilità di quello che era il partito detentore della ‘golden share’ in Campidoglio.

Incredibile la presa di posizione del coordinatore Pd sul Colle Capitolino

Ed a far ancora più confusione, in una giornata piena di infortuni politici che risparmiamo ai nostri lettori, la presa di posizione di Fabrizio Panecaldo, che dovrebbe segnare la rotta del Pd in Campidoglio, vista la carica di capogruppo e coordinatore della maggioranza: “Se il sindaco ci chiama per un confronto noi andiamo ma ad oggi non siamo stati convocati”. Per poi aggiungere, riferendosi alla manifestazione di domenica in Campidoglio: “Non penso sia una piazza rappresentativa della città”. Per il consigliere si è trattato di una “manifestazione legittima ma in piazza ho intravisto anche molti di quelli che dicevano che questa amministrazione non sapeva comunicare e che esistevano dei problemi”. Ed in questo perverso ragionamento la chiusura è da applausi: “Ognuno di noi ha una posizione diversa su ciò che potrebbe accadere: io sono per non votare nessun atto contro il sindaco insieme alla destra che ha sfasciato Roma e ha creato Parentopoli”. Ogni considerazione la affidiamo ai nostri attenti lettori.

Sel non voterà nessuna mozione di sfiducia contro Marino

Diverse, invece, le considerazioni di Sel, che si mostra assolutamente disponibile ad una sorta di bis della vecchia alleanza di centrosinistra. Chiara la nota del partito di Vendola: Sel non voterà nessuna mozione di sfiducia, né con il Pd né con la destra, nei confronti del sindaco Ignazio Marino in Assemblea capitolina. È quanto si apprende da fonti del partito romano di Sinistra Ecologia e Libertà che, sempre secondo quanto riferito, non prenderà in considerazione neanche l’ipotesi di dimissioni dei propri consiglieri. Tutte le decisioni, questa la linea che emerge, verranno prese dopo l’intervento del sindaco in Aula. In linea la posizione di Gemma Azuni, consigliera di Sel e vicepresidente dell’Assemblea Capitolina: “Noi abbiamo sempre detto che il passaggio istituzionale è fondamentale: il sindaco deve avere la possibilità di dare le sue spiegazioni davanti alla sua maggioranza in Aula sulla questione scontrini e sui temi del programma elettorale che noi abbiamo firmato. Se la pronuncia del sindaco è rispetto a un ritorno a quanto sottoscritto in campagna elettorale noi ci siamo a dare il via libera a una sua continuità amministrativa”. Azuni dice la sua anche sulle recenti prese di posizioni del Pd, o di una parte di questo partito nei confronti di Marino: “Io non riesco a capire questo accanimento. Non riesco a capire come persone nominate che non sono passate dal voto possano decidere il destino di Roma. Il passaggio istituzionale, soprattutto per rispetto ai cittadini, va fatto. Ieri è stata una manifestazione spontanea e molto partecipata. È giusto che gli elettori abbiano voce e l’Aula deve responsabilmente esprimere il proprio giudizio”.

L’assessore Cattoi: “La manifestazione in Campidoglio espressione democratica”

Parla anche l’assessore Alessandra Cattoi, uno degli esponenti politici più vicini al sindaco, e commenta quanto accaduto domenica in Campidoglio: “La manifestazione è stata un’espressione democratica di tante persone che hanno voluto dire quello che pensano, erano in tanti. Io sfido un leader del Pd a portare in piazza 2 o 3mila persone da solo, senza il partito. Quindi credo sia stato un successo”. A chi poi le chiedeva se il sindaco ritirerà le dimissioni, ha risposto: “Sul futuro sinceramente non lo so”. Infine c’è da dire che aumentano le adesioni allo sciopero della fame contro le dimissioni del Sindaco. Nella giornata di lunedì si sono aggiunti nuovi nomi alla lista dei cittadini che hanno aderito all’iniziativa.

Aumentano le adesioni allo sciopero della fame contro le dimissioni del sindaco

A renderlo noto Davide Tutino, radicale eletto nella Lista Marino del VII Municipio di Roma: “Lottiamo perché il sindaco eletto ritiri le dimissioni e porti in aula il dibattito, sottraendosi al Golpe del Partito Unico dei Nominati e degli Innominabili contro eletti ed elettori”. Aderiscono allo sciopero della fame, rende noto Tutino: “Paolo Izzo, scrittore (in sciopero della fame dal 24 ottobre); Claudio Mori, della Fondazione Consoli (in sciopero della fame il giorno 26 ottobre); Alba Montori, della Fondazione Consoli (in sciopero della fame il giorno 26 ottobre); Danilo Amelina, coordinatore della Lista Civica Marino (il giorno 26 ottobre); Laura Reali, delegata Asl del Sindaco (in sciopero della fame sabato 24 e domenica 25); Emilia Lanave, assessore alle attività produttive in Municipio 2 (in sciopero della fame sabato 24 e domenica 25); Maria Laura Turco, avvocato, maratoneta (in sciopero della fame giovedì 22 ottobre e venerdì 23 ottobre); Franco Giacomelli, radicale, fondatore dell’associazione Mare libero (in sciopero della fame sabato 24 e domenica 25); Gianni Colacione, direttore di Liberi TV (in sciopero della fame giovedì 22 ottobre e venerdì 23 ottobre); Claudio Izzi (in sciopero della fame giovedì 22 ottobre e venerdì 23 ottobre); Stefano Vitelli, dipendente Comunale (in sciopero della fame sabato 24 ottobre)”.

Da jobsnews


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