Luigi Nono (Venezia 1924 – 1990 ) uno dei più innovativi compositori italiani, era artista politicamente molto impegnato come dimostra la sua convinta adesione al marxismo. Per questo nelle sue trasferte all’estero quelli che allora si chiamavano compagni gli regalavano manifesti dal forte contenuto sociale.
Alla fine Nono mise insieme una collezione di circa duecento pezzi.
Ora, per iniziativa della moglie Nuria Schoenberg che li ha gelosamente custoditi , una cinquantina sono a mostra fino al 31 dicembre a Venezia in uno spazio dell’isola della Giudecca, a pochi passi di distanza dalla casa de musicista.
Il titolo “Un ideale…manifesto” manifesti di solidarietà politica internazionale degli anni ‘ 70 anticipa i contenuti: la repressione in Iran; quella nella Spagna ancora franchista; la guerra del Vietnam; la tragedia di Allende e del popolo cileno e, per antitesi, Cuba. Con le icone mitiche a partire di un Che e di un Ho Chi Minch. Manifesti editi spesso in occasioni di manifestazioni come quella tenutesi a Venezia a sostegno della resistenza spagnola dove è riprodotta ; “Guernica” di Picasso, grondante di sangue ; o quello un po’truce che rappresenta tutti i popoli oppressi dalla sfruttamento del capitalismo che si uniscono per sparare contro lo yankee. E’ un invito a manifestare per il Vietnam il giorno dell’apertura delle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Ed ancora il bambino affamato che mastica l’ultimo pezzo di pane rimasto e il celebre proclama cileno che “il popolo unito mai sarà vinto”.
Manifesti dall’indubbia efficacia comunicativa, ma anche, in molti casi, dall’indubbia valenza estetica.
La mostra è organizzata da Silos una nuova associazione culturale che si occupa di arte musica e Architettura ed è a cura di Massimo Donà, Gerhard Krammer, Nuria Schoenberg Nono e Giulio Zannier :