Almeno due buone notizie per la tv pubblica in Francia. La prima: France 3 ha annunciato che trasmetterà una controversa inchiesta censurata a Canal plus. E’ l’epilogo clamoroso di un episodio di censura che ha pochi precedenti. L’inchiesta “evasion fiscal, un affaire francais” era programmata da Canal plus. Ma il proprietario dell’emittente Vincent Bollore’ è intervenuto per bloccarlo secondo quanto scrive il sito di informazione Mediapart. Motivo: il Credit Mutuel, oggetto dell’inchiesta, è partner commerciale di Bollore’ e il padrone, Michel Lucas, e’un suo amico personale (sono tutti e due bretoni).
Comincia una guerra sotterranea dentro l’emittente: licenziamenti, minacce, denunce. Pochi giorni fa il colpo di scena. Il documentario bocciato dall’emittente privata verra’ trasmesso dalla tv pubblica. Una vittoria di immagine per la nuova dirigenza alle prese con una ristrutturazione economica difficile. Aldilà di tutto si deve dire che c ‘e ‘ piu’ libertà sulle tv pubbliche che su quelle private.
Il secondo motivo e’ che France2 l’ammiraglia del servizio pubblico e’ riuscita a superare stabilmente nel weekend i rivali di Tf1, privati. Al punto che Buyges, il padrone di Tf1 ,ha deciso di congedare il volto storico di tf1 la veterana Claire Chazal per sostituirla e ristrutturare l’offerta del giornale. In tutti e due i casi il privato, con piu’ mezzi e meno vincoli e’ stato scavalcato dal pubblico. Un segno che il vecchio e vituperato servizio pubblico televisivo, almeno in Europa, ha ancora qualche carta da giocare.
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