Nella mattinata di mercoledì 9 settembre il giornalista dell’emittente televisiva sarda TCS Antonello Lai e il suo operatore Matteo Campulla sono stati aggrediti al campo nomade abusivo sulla strada statale 554 nei pressi di Cagliri.
Stando alle ricostruzioni, Antonello Lai e il suo operatore non appena scesi dall’auto sono stati circondati da cinque giovani, che li hanno duramente malmenati con pugni e calci.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Associazione della Stampa Sarda esprimono piena solidarietà ai due colleghi vittime della violenta aggressione. “Preoccupa”, commentano Francesco Birocchi e Celestino Tabasso, presidenti di Ordine e Sindacato sardi, “il crescente clima di intimidazione nel quale sono sempre più spesso costretti a lavorare gli operatori dell’informazione. Sono purtroppo sempre più frequenti anche le aggressioni fisiche, ai danni di colleghi il cui unico obiettivo è informare il pubblico e dare voce a tutti”.
Antonello Lai è molto noto nell’isola e soprattutto nel cagliaritano, per la sua trasmissione televisiva “Zona Franca” e per i suoi servizi sugli emarginati e il disagio sociale. L’intervista, a margine dell’aggressione, rilasciata dal collega.
La redazione di Articolo 21 esprime la totale solidarietà al collega.