Nei fatti professioniste come i colleghi, ma in pratica dilettanti a causa di una legge, la 91/1981, che discrimina le donne in quanto nel nostro Paese nessuna disciplina sportiva femminile è qualificata come professionistica. Questo provoca pesanti ricadute in termini di assenza di tutele sanitarie, assicurative, previdenziali, trattamenti salariali adeguati all’effettiva attività svolta.
Di questo si parlerà sabato 26 settembre, dalle ore 10 alle 13.30 nella Sala Multimediale Vigamus (via Sabotino, 4) a Roma al meeting nazionale dello sport femminile per dare voce ad atlete, dirigenti, allenatori e allenatrici dello sport italiano. Promosso da Assist- Associazione Nazionale Atlete, Associazione Italiana Calciatori A.I.C., Giocatori Italiani Basket Associati G.I.B.A., Associazione Italiana Pallavolisti A.I.P.A.V., Associazione Italiana Rugbysti A.I.R., Associazione Italiana Giocatori di Pallanuoto A.G.P. e Associazione Italiana Allenatori di Calcio A.I.A.C., il meeting farà il punto sulla situazione dello sport femminile in Italia, ma sarà anche il momento per confrontarsi e proporre soluzioni.
Anche la nostra associazione è sensibile al tema e sta organizzando per i prossimi mesi un evento formativo rivolto a giornalisti e giornaliste sull’informazione sportiva, che pure ha un ruolo determinante nel superamento di quelle discriminazioni che gli organizzatori del Meeting denunciano. Il programma della giornata sarà on line nelle prossime settimane su http://www.assistitaly.it/ e quante vorranno seguire i lavori su Twitter potranno farlo con l’hashtag #MNSF.