Il segretario generale dell’Fnsi, Raffaele Lorusso, è intervenuto all’assemblea dei giornalisti Ansa ed ha espresso la disponibilità del sindacato ad approfondire nel dettaglio, insieme con il Comitato di redazione, la situazione economico-finanziaria della testata e a individuare le soluzioni che possano consentire un’operazione di effettivo rilancio, salvaguardando il patrimonio di professionalità e competenze che da sempre caratterizza l’attività dell’agenzia. “Così com’è – ha detto Lorusso – il piano presentato dall’azienda è lacunoso perché non consente di risalire alla reale situazione di bilancio aziendale, limitandosi a una mera elencazione di tagli ai danni della redazione. E’ poi singolare, oltre che da respingere al mittente, l’annunciata volontà di ottenere un contenimento dei costi attraverso il demansionamento di figure apicali. E’ inaccettabile che si vogliano ridimensionare la presenza e l’attività dell’Ansa, che rappresenta da sempre un presidio per la libertà e la correttezza dell’informazione, al servizio di tutta la categoria e delle istituzioni. Ridimensionare l’Ansa significa impoverire il panorama dell’informazione italiana, facendo venir meno la possibilità di dare voce e informare l’opinione pubblica su tutto il territorio nazionale. L’impoverimento dell’informazione è sempre un passo indietro per la democrazia perché si toglie ai cittadini la possibilità di essere correttamente informati”. L’Assemblea di redazione, in un documento, “conferma il no fermo dei giornalisti al piano di tagli presentato dall’azienda che pregiudicherebbe il ruolo della prima agenzia di stampa italiana. Un ricorso allo strumento dei contratti di solidarietà è inaccettabile anche perché danneggerebbe in modo irreparabile ampiezza della copertura e qualità del notiziario, quindi il ruolo stesso di dorsale del sistema dell’informazione nel Paese e di garanzia di pluralismo e democrazia come testimoniato anche dalle numerose, immediate e trasversali testimonianze di solidarietà spontanea ricevute. L’assemblea conferma che per i giornalisti dell’Ansa è prioritaria l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i colleghi da stabilizzare, come previsto dall’accordo sindacale del 2013, e fin dall’imminente scadenza del 30 giugno”. L’Assemblea chiede una immediata verifica sui conti dell’Ansa e su eventuali aree di recupero dei costi alternative alla solidarietà che non pesino sul corpo redazionale. “Vanno anche esclusi i tagli ai budget della redazione, e va assolutamente tutelato il lavoro dei collaboratori”, conclude il documento. Al Cdr è affidato un pacchetto di complessivi venti giorni di sciopero.