Da un sondaggio dell’istituto americano Pew, emerge per noi un triste primato, il popolo italiano è il più razzista in Europa verso gli zingari e i musulmani, e risulta secondo soltanto ai polacchi nel manifestarsi intollerante verso il popolo ebreo, come se la memoria angosciosa e indelebile delle leggi razziali e dell’antisemitismo, ancora non possa bastare a illuminare le menti. Il razzismo diventa così inesorabilmente per noi italiani tema di meditazione, la paura di fronte alla condizione umana, si riveli essa immersa in una spaventosa miseria o semplicemente in una tradizione a noi sconosciuta, viene nutrita senza riserve da chi nasconde la verità e soffia ogni giorno con ferocia attraverso i media un odio spregevole che alimenta timori e limiti, un odio che nessun obbiettivo elettorale può giustificare, un odio che ha il sapore del persecutore, un odio che cancella ogni legame umano.