Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico.
Per sapere – premesso che:
– Poste italiane spa (PI) da decenni persegue la via dell’esternalizzazione di alcuni servizi (il recapito delle raccomandate, per citarne uno) a agenzie partner come la Transystem;
– i dipendenti di quest’ultima (circa 300, ovvero parte dei circa 3.000 in totale operanti nel settore) rischiano di perdere il posto di lavoro nei prossimi due mesi a seguito di una probabile decisione unilaterale delle Poste italiane relativa alla riacquisizione di tutto o di buona parte del lavoro che in precedenza andava appaltando;
– non sono state addotte ragioni di alcuna specie ai tagli della quantità di materiale da lavorare già perpetrati a partire dal mese di marzo 2012;
– a tutt’oggi non è ancora chiaro se sarà rinnovata l’esternalizzazione di cui sopra e se, quindi, sarà garantito ancora lavoro;
– secondo quanto riportato dai diretti interessati, le voci più insistenti parlano o di un rinnovo della gara d’appalto per un fatturato equivalente alla metà di quello attuale, ovvero l’alternativa: o la metà dei dipendenti dovrà rimanere senza lavoro o tutti dovranno accettare di guadagnare metà dello stipendio, o ancora la totale cessazione della collaborazione tramite appalto con le agenzie partner;
– si tratta di personale con forte esperienza nel settore postale di cui Poste italiane potrebbe non volersi più avvalere creando in questo modo disagio e difficoltà a intere famiglie ma anche nocumento al cittadino in termini di mancato o insufficiente qualità del servizio;
inoltre, i dipendenti della Transystem godono di una certificazione degli stessi ispettori di Poste italiane in quanto «fiore all’occhiello» nel settore recapito per la competenza e la professionalità dimostrate;
ciò nonostante Poste italiane ha deciso in maniera unilaterale di ridurre il carico di lavoro esternalizzato (nella sede di Pistoia si tratta di una riduzione pari a circa il 40 per cento del carico di lavoro) creando un vicolo cieco per le agenzie appaltatrici che hanno dovuto ricorrere gioco forza a tagli al personale, ferie forzate, contratti di solidarietà, e altro in tutte le sedi della Transystem (Pistoia, Prato, Forlì, Modena, Trieste, La Spezia, Genova e Mantova) e in tutte le altre agenzie partner delle Poste italiane
di quali ulteriori informazioni dispongano i Ministri interrogati con particolare riferimento al possibile rinnovo dell’esternalizzazione di cui alla premessa;
quali provvedimenti si intendano adottare perché si possa evitare di creare ulteriore disagio a quanti già affrontano evidenti difficoltà quotidiane dovute alla riduzione del carico di lavoro delle agenzie partner delle Poste italiane.