“Politiche/Poetiche” è il titolo della sesta edizione del “Festival dei Matti” di Venezia, che si terrà nei giorni 29-30 e 31 maggio. Il tema scelto dichiara un auspicio, un’intenzione: ricominciare a snidare quel che resta dei manicomi nelle pieghe dei discorsi, nei saperi diffusi, nei gesti, nelle istituzioni deputate ancora a trattare la follia. Tornare a disfare i nodi delle ideologie che disegnano il volto di ciò che diamo per scontato, scansare questa fattualità inerziale e disperante, ricollocarci nel solco di una storia che qualcuno vorrebbe marginale, e che pure continua a rovesciare l’impossibile e a farlo divenire possibile: la rivoluzione culturale che ha condotto alla legge 180, la comunità possibile del movimento legato a Franco Basaglia, che non smette di restituire cittadinanza, parola, soggettività a chi continua ad esserne amputato perché dichiarato matto da qualche opinione prevalente.
Tre giorni di incontri in vari luoghi della città con presentazioni di libri, dialoghi con autori ma anche protagonisti delle battaglie sociali del nostro tempo, e poi reading e spettacoli teatrali ‘dentro la follia’, com’è nella tradizione della manifestazione.
A inaugurare il Festival, venerdì 29 (ore 11.00) al teatro Malibran, sarà don Luigi Ciotti in un incontro intitolato “La cittadinanza è terapeutica”; dal 1995 Presidente di Libera, è testimone e protagonista di primo piano della lotta alla mafia, dell’impegno contro le discriminazioni e per le politiche di inclusione sociale. Ciotti ci parlerà di ‘cittadinanza’, di quali diritti e quali condizioni siano necessari per tradurla in appartenenza, riconoscimento, opportunità, e da quale follia si debba guarire per rendere possibile tutto questo.
Alle 19.00, presso la Libreria Marco Polo, la presentazione di due libri: Nicoletta Bidoia, Vivi. Ultime notizie dal signor Luciano D. (Edizioni La Gru, 2013) e Barbara Buoso, L’ordine innaturale degli elementi (Baldini e Castoldi, 2014). Due storie sbarrate, occluse dai muri della violenza, dell’omertà, dei silenzi, da miti e tabù pubblici e privati, dalle istituzioni totali, manicomi o famiglie che siano, storie che, nella lingua incantata della “poesia in prosa” di Bidoia e di Buoso, tornano al mondo e finiscono per reinventarlo.
Sabato 30, presso il teatrino di Palazzo Grassi, due sezioni: la prima (dalle 10.00) è intitolata “Inventare si può: l’altro mondo della salute mentale”, e vedrà come filo conduttore alcune straordinarie esperienze di cura realizzate nel nostro Paese, all’insegna della libertà, della cittadinanza e del protagonismo. Ne parleranno: Vito D’Anza direttore del Dsm di Pistoia, Thomas Emmenegger, Presidente Olinda, impresa sociale e culturale, Milano, Massimo Magnano della Comunità di Sant’Egidio di Civitavecchia, Roberto Mezzina, direttore del DSM di Trieste, coordinati da Franco Rotelli, Presidente della Commissione Tutela della Salute Regione Friuli Venezia Giulia.
La seconda nel pomeriggio (dalle 16.00): “Restituire diritti, restituire cittadinanza. A proposito e intorno alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, incontro con Luigi Manconi, senatore, Presidente Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani, anche autore di “Abolire il carcere” (Chiarelettere, 2015). Si parlerà degli Opg, dei manicomi, delle carceri, ma anche dei centri di accoglienza per gli immigrati, di tortura e di dispositivi che comprimono ed erodono il diritto facendo invece credere di garantirlo. Interverranno Stefano Cecconi, Comitato Nazionale StopOPG, Annamaria Marin Avvocato Camera Penale Veneziana, Giovanna Del Giudice, Presidente Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia, Gisella Trincas, Presidente Unasam, Ass.ne Psiche 2000 ONLUS, Riviera del Brenta.
Alle ore 19.00, all’Hotel Saturnia & International, l’inaugurazione della mostra Bobo e le sue storie di ordinaria follia.., esposizione di alcune strisce storiche e recenti del fumettista Sergio Staino.
Staino sarà protagonista anche la sera (ore 21.00) presso il Teatrino di Palazzo Grassi, in un incontro con Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar. In “Fumo di carta. Normalità e follia in punta di matita” si parlerà della follia di questa nostra ‘normalità’ paradossale e amara, e degli antidoti politico-poetici che si devono inventare per tenerle testa.
Domenica 31, al teatrino Groggia e nel parco (dalle 15.30), nella sezione intitolata “Franco Basaglia e dintorni. Le storie che ne vengono”, saranno presentati quattro libri: Alberta Basaglia, Le nuvole di Picasso, Feltrinelli, 2014; Franco Rotelli, L’istituzione inventata (Alphabeta Verlag, 2015), Giovanna Del Giudice, …e tu slegalo subito, (Alphabeta Verlag, 2015); Piero Cipriano, Manicomio chimico (Elèuthera, 2015). Questi volumi, importanti e coraggiosi, raccontano sia l’accaduto sia ciò che sta accadendo oggi nel nostro Paese, sfatando i luoghi comuni e le verità pseudoscientifiche che governano l’universo di pratiche psichiatriche ancora foriere di troppi crimini di pace.
La chiusura del Festival (dalle 18.30) sarà interamente dedicata alla figura poliedrica di Goliarda Sapienza. ‘Personaggia’ nella cultura italiana della seconda metà del Novecento, attrice di teatro e di cinema, poetessa, scrittrice e molto altro, sarà presentata attraverso la sua storia e i suoi libri, ‘il dentro’ e ‘il fuori’ di una poetica che è immediatamente anche politica. Due gli omaggi: “Goliarda. Voce di donna, voce di Goliarda Sapienza. Un racconto”, reading-performativo di Anna Toscano, Fabio Michieli e Alessandra Trevisan, e la pièce teatrale di Cristiana Raggi “La signora G. Conferenza spettacolo su Goliarda Sapienza” (ore 21.00).
Tutti gli eventi del Festival sono a ingresso libero e gratuito fatta eccezione per La signora G. (biglietto unico 10 euro). Info www.festivaldeimatti.org, info@con-tattocooperativa.it