“È apprezzabile e condivisibile la volontà del governo di mettere a punto entro 60-90 giorni un disegno di legge di riordino e di riforma dell’editoria”. Lo afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, al termine della prima riunione del tavolo del settore, convocata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’editoria, Luca Lotti.
“Una riforma profonda del settore – dice Lorusso – è essenziale e non più rinviabile. Le linee generali esposte dall’onorevole Lotti costituiscono una buona base per far partire il confronto, che ci auguriamo sia rapido e costruttivo. Il tavolo governativo deve essere il luogo in cui individuare strumenti idonei per accompagnare la conclusione dei processi di ristrutturazione ancora in atto e porre le premesse per un rilancio del settore che sappia coniugare innovazione e sostegno alla crescita occupazionale”.
“Per questa ragione – prosegue il segretario della Fnsi – nell’accogliere con favore l’impegno del governo a rifinanziare il fondo ordinario per l’editoria, introducendo criteri di rigore e trasparenza che premieranno l’effettiva presenza sul mercato delle singole testate, non si può che ribadire la necessità di mantenere inalterati anche per il 2015 gli stanziamenti straordinari nella misura prevista dal decreto Lotti del 2014”.
“In particolare, restano imprescindibili gli sgravi per le nuove assunzioni, che da soli possono permettere la creazione di nuovi mille posti di lavoro. Altrettanto necessario – conclude Lorusso – sarà il confronto sulla riforma delle leggi di sistema, a partire da una più armonica e sostenibile regolamentazione degli ammortizzatori sociali”.
EDITORIA: VIA AL TAVOLO, LOTTI ANNUNCIA DDL IN 2-3 MESI
VERSO FONDO PER PICCOLE REALTÀ, SÌ IVA AL 4% SU GIORNALI ONLINE
Un disegno di legge di riorganizzazione dell’editoria che venga approvato dal Consiglio dei ministri nel giro di due o tre mesi, per arrivare al via libera definitivo del Parlamento entro l’anno. Questa la road map delineata dal sottosegretario all’Editoria Luca Lotti nella prima riunione del tavolo sull’editoria che ha raccolto a Palazzo Chigi 21 sigle in rappresentanza di editori, giornalisti, edicolanti e distributori.
Il sottosegretario, aprendo i lavori, ha spiegato – secondo quanto si apprende – di voler seguire per il settore lo stesso metodo utilizzato per la riforma delle convenzioni con le agenzie di stampa, che è partita con un incontro con i soggetti interessati a dicembre e, dopo confronti con le singole realtà aziendali, porterà – secondo quanto spiegato da Lotti – a una direttiva entro la fine del mese con i nuovi criteri per accedere ai finanziamenti. Dopo l’incontro di oggi, dunque, ci saranno confronti con i vari interlocutori per raccogliere ulteriori contributi, ma sarà il gruppo di lavoro, composto dai membri del Dipartimento per l’editoria, guidato da Roberto Marino, e dai professori Marco Gambaro, Alberto Mattiacci e Giulio Vigevani, a tracciare le linee del disegno di legge.
Le varie sigle, tra cui Fieg, Mediacoop, Ordine dei giornalisti, Fnsi, hanno sottolineato il periodo di crisi che attraversa il settore, avanzando ognuna le proprie proposte. Nelle intenzioni del governo non ci saranno più contributi diretti, né finanziamenti a pioggia. Dovrebbero essere esclusi da ogni stanziamento i giornali di partiti e sindacati, ma non cesserà il sostegno ai giornali no profit, seppur con criteri diversi dagli attuali.
L’obiettivo – si apprende ancora – è istituire un fondo per la piccola editoria e per il pluralismo, che favorisca il passaggio all’online di queste realtà. Lotti ha sottolineato che, in linea generale, il governo intende governare la trasformazione delle realtà editoriali, favorendo modelli di business sostenibili su Internet.
Il sottosegretario ha anche aperto alle proposte della Fieg di portare al 4% l’Iva per i giornali online. Gli editori hanno quindi sottolineato l’esigenza di rifinanziare i prepensionamenti di giornalisti e poligrafici, trovando anche su questo punto aperture del governo. Quanto alla richiesta di finanziare ancora gli sgravi per i nuovi assunti, gli stanziamenti dovrebbero essere erogati a livello generale con la legge di stabilità. Dal sottosegretario sono arrivate anche aperture sulla necessità di difendere il copyright, pur essendo improbabile che il tema rientri nel disegno di legge, e di informatizzare la rete delle edicole in tempi brevi, come chiesto dalle sigle di settore. (Ansa – Roma, 12 maggio 2015)
Da fnsi.it