Il MIUR ha pubblicato un avviso che conferma i test d’ingresso per i corsi di laurea di medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria, architettura e scienze della formazione primaria anche per l’anno accademico 2015, fissando i test nei giorni 8, 9,10 e 11 settembre. Si partirà da Medicina e chirurgia finendo con Architettura, mentre il test per le professioni sanitarie, gestito a livello locale, è fissato per il 4 Settembre. L’avviso si limita a definire le date, mentre per il contenuto e le modalità delle prove si deve attendere un prossimo Decreto ministeriale.
Ancora una volta le sorti degli studenti saranno affidate alla lotteria iniqua dei test, così come accade ormai da 15 anni, migliaia di studentesse e studenti vengono privati del loro diritto costituzionale di accedere ai più alti gradi dell’istruzione.
Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari: “Ancora una volta gli studenti dovranno sottoporsi alla lotteria dei test d’ingresso per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso, con le stesse identiche modalità degli anni passati, nonostante le innumerevoli irregolarità, iniquità e contraddizioni dell’attuale sistema che ogni anno danneggia migliaia di studentesse e studenti ingiustamente.
Le dichiarazioni della Ministro Giannini e del Sottosegretario Faraone sulla riforma dell’orientamento e sui corsi di preparazione ai test affidate alle università non hanno realmente trovato seguito, e continuiamo a credere che sia necessario un ragionamento di riforma strutturale in grado di aprire le nostre università, siamo stufi degli slogan di Governo e Ministero che non danno risposte concrete a chi dai test si è visto privare del proprio futuro.”.
Conclude Gianluca Scuccimarra: ” A fronte di un calo continuo delle immatricolazioni è ora dei fatti: se veramente si pensa che la soluzioni sia riproporre i test e perseguire la via del numero programmato si è ciechi rispetto all’esigenza evidente di apertura del sistema e garanzia dell’accesso e del diritto allo studio. Non siamo più disposti ad aspettare, serve una riforma organica e immediata del sistema di accesso universitario fatto con gli studenti e soprattutto per gli studenti, se davvero vogliamo ripartire dall’Istruzione e dai giovani in questo Paese.”