“L’orribile attacco di oggi all’ostello dell’Università di Garissa, è spaventoso e ci lascia sgomenti. Il semplice atto di andare a scuola o all’università sta diventando sempre più pericoloso per centinaia di migliaia di bambini e giovani in molti paesi del mondo, con un crescendo di attacchi diretti contro le scuole” ha dichiarato Duncan Harvey, Direttore di Save the Children in Kenya.
Il 2014 si è chiuso con il terribile attacco ad una scuola a Peshawar in Pakistan, nel quale sono morte 141 persone di cui 132 erano bambini, ad una sola settimana dal conferimento del premio Nobel per la pace a Malala Yousafzai. Dal 2009 ci sono stati 9.500 attacchi nelle scuole di 70 paesi. Dei 58 milioni di bambini che non possono andare a scuola, 28 milioni vivono in zone di conflitto. In Siria 3 milioni di bambini non hanno accesso alle scuole, centinaia di insegnati sono morti e migliaia sono scappati dal Paese, un quarto delle scuole sono state danneggiate o distrutte; l’anno scorso a Gaza 148 scuole sono state distrutte o danneggiate dal conflitto, in Afghanistan ci sono stati 73 attacchi alle scuole e in Nigeria 300 studentesse di Chibok sono ancora nelle mani di chi le ha rapite.
“Quando si attaccano le scuole, si nega ai bambini il diritto di essere protetti e poter studiare in un luogo sicuro. Il diritto all’educazione è tanto più fondamentale se vogliamo salvare intere generazioni di bambini colpiti dai conflitti o dalle violenze. Dobbiamo evitare con tutte le nostre forze che si ripeta quanto accaduto oggi in Kenya,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.