Per chi lavora l ‘Avvocato dello Stato? Per nome, per conto e per interesse dello Stato evidentemente; e io, cittadino che da quarant’anni pago le tasse di questo Stato, obbedisco alle sue leggi, esercito il mio diritto di voto come credo e penso sia giusto, sono o no, parte di questo Stato? E mi devo dunque vergognare, devo provare ripulsa, quando questo Stato di cui sono cittadino, attraverso un Avvocato che contribuisco a pagare, chiede, come ha chiesto, alla Corte d’appello civile di Palermo il rigetto delle domande di risarcimento che il tribunale ha concesso a 18 familiari delle vittime della tragedia aerea di Ustica del 27 giugno ’80? E’ il mio Stato che attraverso il suo Avvocato ha chiesto questo, oppure e’ un’entita’ di cui devo sentirmi estraneo, perfino “nemico”?
Seguo da vent’anni e piu’, per via del mio lavoro, la strage che si e’ consumata ad Ustica. Ne ho viste dire e fare di tutti colori, per negare l’innegabile, per occultare, nascondere, mettere a tacere. Mancava quest’ultimo tassello: chiedere, l’Avvocato dello Stato, il mio Stato!, il rigetto per prescrizione o infondatezza e di porre a carico dei familiari il ”pagamento delle spese di lite oltre che quelle prenotate a debito”. Una richiesta di rigetto con la quale si continua a sostenere l’insostenibile: che ad abbattere l’aereo fu una bomba a bordo. “Per una decina di anni dall’incidente le commissioni di inchiesta brancolavano nel buio, vi era assoluta mancanza di elementi e sono così nate molteplici supposizioni (cedimento strutturale, collisione con un altro aereo, quasi collisione, esplosione a bordo). Alla mancanza di elementi tecnici hanno ‘supplito’ i mezzi di informazione che denunciando (spesso senza alcun riscontro) trame e complotti internazionali, hanno infine determinato il radicato (ma tecnicamente non supportato) teorema secondo cui all’origine del disastro sarebbe stata una battaglia aerea” e che l’Aeronautica militare per coprire questa battaglia avrebbe ordito un complotto (misteriosamente rimasto senza colpevoli e segreto nonostante avesse coinvolto almeno un centinaio di persone…
La incommensurabile tragicità dell’evento non può esimere l’avvocato dello Stato dal dovere di svolgere tutte le difese che ritenga necessarie a tutela dell’ Amministrazione, tra l’altro portatrice d’interessi riguardanti la collettività… esplicitazione di un preciso dovere che la legge impone, che non può essere certamente precluso dalla vasta eco mediatica della vicenda né tantomeno dall’ingiustificato immaginario collettivo formatosi nel tempo”.
Che pena, che vergogna…ma possibile che il presidente della Repubblica, i presidenti di Senato e Camera, il presidente del Consiglio…possibile?